Il pm: Gugliotta esca dal carcere
Poliziotto accusato di lesioni volontarie. Il papà del giovane pestato: «Vuole fare lo sciopero della fame»
ROMA - La Procura di Roma ha chiesto la scarcerazione di Stefano Gugliotta, il giovane fermato dopo la finale di Coppa Italia e vittima di una aggressione da parte di un poliziotto. Il gip Aldo Morgigni dovrà adesso decidere. L'agente che ha colpito con un pugno il 25enne è stato indagato per il reato di lesioni volontarie aggravate.
ATTO ARBITRARIO - Gugliotta va scarcerato perché ha subito un «atto arbitrario» secondo i pubblici ministeri: le accuse inizialmente contestate al giovane, che erano quelle di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, furono una reazione alla condotta illecita dell'agente che ha colpito Gugliotta senza motivo. Del provvedimento a carico del pubblico ufficiale il pm Francesco Polino, l'aggiunto Pietro Saviotti e il procuratore capo Giovanni Ferrara, hanno informato il ministero dell'interno, che dovrà rispondere a delle interrogazioni parlamentari.
La decisione dell'iscrizione sul registro degli indagati dell'agente è stata presa ieri in serata, dopo che il poliziotto era stato sentito. L'audizione del pubblico ufficiale è stato interrotto dal pm Polino perché per andare avanti si era resa necessaria la presenza di un avvocato. Al vaglio degli inquirenti c'è anche la posizione di un secondo agente.
SCIOPERO FAME - Il padre del ragazzo ha fatto sapere che il figlio sarebbe pronto a iniziare lo sciopero della fame. «Non ce la faccio più. Da oggi non voglio più mangiare né bere» gli avrebbe detto questa mattina a suo padre «Siamo arrabbiati - ha detto il padre che indossa anche oggi una maglia di color rosso - non vediamo l'ora che esca. Come fanno a difendere delle persone accusando mio figlio?».