29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
La mossa del PM

Caso Gugliotta, la Procura indaga per lesioni

Sentiti 4 agenti. Maroni: «No a processi sommari, ma la violenza non va tollerata»

ROMA - Lesioni volontarie: questo il reato del quale potrebbero essere accusati gli agenti di polizia che dopo la finale di Tim Cup Inter-Roma, il 5 maggio, avrebbero malmenato nei pressi dello stadio Olimpico il giovane Stefano Gugliotta, poi anche arrestato. La Procura della capitale ha aperto un fascicolo d'inchiesta sui fatti e il pm Francesco Polino, responsabile dell'inchiesta sui disordini avvenuti nei pressi dell'Olimpico, ha sentito come persone informate quattro agenti che avrebbero partecipato all'arresto.

Gli agenti sono stati identificati dopo le prese di posizione di ieri di parte del mondo della politica e la decisione del capo della polizia Manganelli di avviare una «rigorosa» indagine interna sull'accaduto. Nei prossimi giorni il pm visionerà altri filmati sull'episodio. Il giovane è indagato di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ma per gli inquirenti il video diffuso su internet mostrerebbe solo una parte di quanto è accaduto nei pressi dell'abitazione di Gugliotta, in viale Pinturicchio.

Gli inquirenti potrebbero procedere all'iscrizione sul registro degli indagati di chi ha materialmente aggredito e colpito Gugliotta, proprio per il reato di lesioni volontarie. In giornata, negli uffici del commissariato Prati, sono stati sentiti alcuni dei 15 testimoni indicati dal difensore della vittima, l'avvocato Cesare Piraino. Hanno deposto anche i genitori del 25enne.

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che da Bra ha condannato qualsiasi atteggiamento di violenza rifiutando però «processi sommari o attacchi indiscriminati agli uomini e alle donne delle polizie perchè non se lo meritano. C'è un'indagine in corso - ha detto - e abbiamo aperto un'inchiesta interna. Se ci saranno responsabilità verranno colpite. Ma davvero vorrei che l'azione quotidiana, benemerita, di tutte le forze dell'ordine non venga mai infangata, coperta, da episodi di questo tipo. Noi non tolleriamo naturalmente nessuno atteggiamento di violenza».