20 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Cronaca | Brescia

Violenze e abusi su coetaneo: arrestati cugini 16enni

L'adolescente era costretto a mangiare cibo per cani e ad atti sessuali

BRESCIA - I carabinieri di Carpenedolo, nel bresciano, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cugini di 16 anni accusati di aver infierito con minacce e violenze di ogni genere su un loro coetaneo e concittadino di un Comune della Bassa bresciana. Il provvedimento è stato disposto dal Procuratore Emma Avezzù del Tribunale per i Minorenni di Brescia per i reati di violenza sessuale di gruppo e violenza privata.

Al momento ai due «bulli», entrambi studenti e incensurati come la loro vittima, vengono contestati due episodi avvenuti nel gennaio scorso all'interno e nei pressi di un capanno in riva ad un torrente della zona, dove la vittima, un ragazzino definito dagli investigatori dell'Arma come «molto timido e riservato», è stato costretto a pratiche sessuali sotto la minaccia di venire sodomizzato con un bastone e a mangiare cibo per cani. Queste terribili angherie sarebbero avvenute davanti a diversi altri adolescenti, e le indagini sono partite proprio grazie alla testimonianza di due di questi che, profondamente feriti dalle scene a cui avevano assistito, hanno raccontato tutto ai propri genitori, che a loro volta hanno avvertito i genitori della vittima che, dopo aver parlato con il proprio figlio, si sono rivolti ai carabinieri.

La forza intimidatoria e l'alone di violenza che circondava i due cugini arrestati, aveva trasformato la vittima nel bersaglio anche di altri giovani che, quando erano in compagnia, lo vessavano e deridevano sistematicamente. «I due cugini non si sono resi minimamente conto della gravità di quanto hanno commesso, stupendosi del fatto che fossimo andati ad arrestarli per quelle che per loro erano delle 'fesserie'», spiegano i carabinieri, sottolineando che i due 16enni appartengono a famiglie normali, rimaste sbalordite e scioccate quando hanno letto il provvedimento del magistrato.