28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Immigrazione

Maroni: rimandati in Libia 850 «clandestini»

I dati del Ministro degli Interni: questo significa che la Libia in un anno «ne ha bloccati 35mila»

ROMA - L'azione per contrastare l'immigrazione clandestina è riuscita, «a Lampedusa non arriva più nessuno» grazie alla collaborazione con la Libia, nell'anno passato sono stati rimandati indietro 850 migranti coi «respingimenti in mare» ma questo significa che altre 35mila persone non sono proprio partite. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, vanta i risultati dell'azione anti immigrazione in collegamento telefonico con il programma «Mattino Cinque«, intervistato da Maurizio Belpietro. E sullo scontro con Fini sulla concessione della cittadinanza, dice che la Lega «è un partito serio che mantiene gli accordi presi dal governo. Tutto quello che c'è nel programma di governo per noi è impegno politico e morale, quello che non c'è si discute».

CLANDESTINI - «Per la prima volta dopo tanti anni con un'azione determinata siamo riusciti a bloccare i flussi dei clandestini» ha detto Maroni, «ormai a Lampedusa non arriva più nessuno. Vuol dire che l'azione che stiamo facendo a contrastare l'immigrazione clandestina è efficace». A fronte di questo, «io penso anzi la Lega pensa che la cittadinanza sia la fine di un processo di integrazione che va favorito e sostenuto ma che non va accorciato. La pensiamo in maniera opposta a chi pensa che la cittadinanza sia un mezzo di integrazione». Sul tema «ci sarà un confronto in parlamento come sempre avviene» e quanto ai contrasti con l'ala finiana «sarebbe opportuno che il Pdl dicesse che opinione ha, su questo e altri temi».
Ma quanti nell'ultimo anno quelli che il ministro vanta come un successo, i respingimenti in mare? «Non tanti, 850» risponde Maroni, ma «su un totale di 37mila che erano sbarcati l'anno precedente. Ne sono stati rimandati indietro 850, ma non ne sono arrivati 35mila. E' il frutto dell'accordo di cooperazione fra Italia e Libia. Sono 35mila che si sono fermati in Libia per il controllo che le autorità libiche hanno fatto e continuano a fare, e questo è il dato positivo».