19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Si arrende dopo tre omicidi

Strage nel mantovano, finita la fuga di Bianchera

Si è costituito Omar Bianchera. Telefonata al 113: «Venitemi a prendere». Ha assassinato la ex moglie, una vicina di casa e un conoscente che era in auto con moglie e bambini

MANTOVA - E' finita la fuga di Omar Bianchera, l'uomo di 44 anni, autotrasportatore, che ieri mattina, a Volta Mantovana, ha ucciso tre persone tra cui la sua ex moglie e ne ha ferito una quarta in quella che, a poche ore di distanza dai fatti, sembra sempre di più una personalissima «resa dei conti».
La caccia all'uomo scatenatasi dopo la strage è partita dalle campagne nei dintorni di Monzambano e si è conclusa, setacciando palmo a palmo il mantovano e il bresciano, nei pressi del lago d'Idro, ad Anfio, piccolo comune della Valsabbia. Là l'uomo, fuggito a piedi e armato con un fucile a pompa e due pistole calibro 38, si è fatto trovare dai carabinieri di Salò in un parcheggio pubblico e si è consegnato ai militari senza opporre alcuna resistenza.

Le vittime - A morire sotto i colpi della pistola di Bianchera sono stati l'ex moglie Daniela Gardoni, di 38 anni, Maria Bianchera, di 71 anni e Walter Platter, di 38 anni. Bianchera ha effettuato a freddo il suo «regolamento dei conti» con persone con le quali aveva avuto dei «problemi», dei piccoli screzi. Ad aiutare i militari nelle ricerche, effettuate insieme alla polizia con l'ausilio di elicotteri e unità cinofile e alla stradale che ha istituito numerosi posti di blocco sul territorio, la localizzazione degli spostamenti di Bianchera effettuata tramite le celle del suo cellulare.

La tragedia era quasi annunciata: «Ho sentito gli spari mentre ero in casa con mia moglie, sono sceso e ho visto tutto e mi sono detto: 'non è possibile'. Me lo diceva sempre, «voglio ucciderla», ma non pensavo che l'avrebbe fatto davvero», ha raccontato un vicino di casa. «Era un tipo introverso, senza amici - racconta un altro conoscente - so che aveva spesso discussioni. Forse si è autocaricato fino a scoppiare».

Bianchera e l'ex moglie erano separati da circa 10 anni e tra i due c'era un contenzioso circa l'appartamento di famiglia, che era stato dal tribunale assegnato alla donna, uccisa con due colpi di pistola nella mattinata, per strada, mentre cercava di fuggire in auto dal suo assassino. Con Maria Bianchera c'erano state delle liti in materia di confine tra le rispettive abitazioni, mentre con l'ultima vittima, Luigi Platter, padre di Walter, il contenzioso riguardava l'affitto di alcuni locali in cui Platter aveva aperto una birreria: Bianchera ha visto il figlio di Platter e ha deciso di sfogare la sua rabbia su di lui. Poi la fuga disperata e la consegna ai carabinieri.

Alla madre: «Ho fatto un macello» - «Ho fatto un macello...». Queste le parole pronunciate al telefono, parlando con la madre, da Omar Bianchera, il camionista 42enne di Volta Mantovana che stamani ha compiuto una strage uccidendo tre persone. L'uomo è ancora in fuga nelle campagne tra il bresciano e il mantovano. La telefonata è stata intercettata dai carabinieri, che avevano provveduto a mettere sotto controllo i telefoni dei congiunti dell'uomo nella speranza che questi provasse a contattarli, come in effetti poi è stato con la madre. È stata così localizzata la zona da dove è partita la chiamata. Ora ingenti forze dell'ordine si stanno muovendo verso quell'area, nel tentativo di chiudere ogni via di fuga all'uomo, ritenuto estremamente pericoloso.