Celebrazioni a Roma e Milano rovinate da contestazioni
Fischi e insulti per la Moratti e Podestà, uova conto la Polverini e Zingaretti. Il Sindaco di Milano: «E' una questione di gestione dell'ordine pubblico»
MILANO - Insulti e contestazioni. Anche quest'anno la manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano, organizzate dall'Anpi, è stata segnata da episodi di protesta contro i rappresentanti delle istituzioni locali , l'associazione dei partigiani. Al sindaco Letizia Moratti e al presidente della provincia di Milano, Guido Podestà, alcuni manifestanti aderenti ai centri sociali cittadini hanno riservato fischi e insulti. Accoglienza che già in mattinata era stata riservata a Roma al presidente del Lazio, Renata Polverini e al presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
CENTRI SOCIALI - A Milano, dove secondo l'Anpi in piazza si sono ritrovati in circa 50mila, fin dall'inizio della manifestazione il clima non era disteso. Insieme ai partigiani, alla Brigata di Israele, ai rappresentanti di Pd e Sinistra e Libertà, a Gino Strada e Matteo Dell'Aira di Emergency esponenti dei centri sociali hanno fin da subito a lanciare insulti e fischi. In un primo momento («mafioso», «vergogna«) li hanno riservati solo Podestà, che guidava il corteo accompagnato dai suoi collaboratori. Poi le contestazioni si sono estese alla Moratti, unitasi in piazza San Carlo. Ma è stato durante il discorso di Podestà dal palco in Duomo che si è raggiunto il momento di massima tensione. Un camion del centro sociale il Cantiere, che è riuscito a raggiungere la piazza, ha tentato di sfondare il cordone della polizia. I carabinieri, tuttavia, sono riusciti a contenere i contestatori. Ma non sono riusciti a far tacere i megafoni che con insulti e fischi hanno ripetutamente interrotto le testimonianze dei relatori.
ORDINE PUBBLICO - Immediate le reazioni politiche all'episodio, anche se la conclusione sulla inefficienza del servizio d'ordine è parsa bipartisan. «E' una questione di gestione dell'ordine pubblico. Credo che questa manifestazione a Milano meriti di avere una gestione di sicurezza della piazza diversa» ha detto il sindaco, Moratti. Anche per Podestà ci si deve interrogare sulla efficienza del servizio d'ordine. «E' una domanda che mi sono posto anch'io - ha detto - non capisco come sia stato possibile che un camion dei centri sociali sia arrivato fin qua». Critico Onorio Rosati della Cgil Milano. «Tutti gli anni si verificano queste contestazioni - ha sottolineato - qualcuno questa volta si dovrà assumere la responsabilità. Ritengo ci sia una responsabilità, che è quella di chi deve fare il servizio d'ordine. È incompetenza o si vuole che il 25 aprile venga impunemente infangato?».
LA CONTESTAZIONE A ROMA - La presidente della Regione Lazio Renata Polverini è stata contestata con fischi e lanci di oggetti mentre partecipava alla manifestazione a Porta San Paolo a Roma in occasione dell'anniversario della Liberazione. La presidente è stata bersagliata da urla «buu, buu» e dal lancio di uova, frutta e alcuni fumogeni. Un limone ha colpito all'occhio il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, che le era accanto. La Polverini è stata contestata già mentre saliva sul palco per tenere il suo discorso; ha rinunciato a parlare e ha lasciato la manifestazione immediatamente tra i fischi dei presenti. Tra le frasi rivoltele «Polverini vattene a Casa Pound, fascista e ipocrita». Anche Zingaretti, che portava visibile il segno del limone che l'ha colpito in volto, ha lasciato Porta San Paolo. La Digos ha poi identificato i due giovani autori della contestazione, appartenenti ai centri sociali. I due, spiega la Questura, saranno deferiti alla competente autorità giudiziaria.