28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Disastro ferroviario

Treno deragliato, lutto in Alto Adige per le nove vittime

La giunta altoatesina vara misure di sostegno finanziario per le famiglie colpite dalla tragedia

MERANO - Giornata di lutto in Alto Adige con bandiere a mezz'asta per le vittime del disastro ferroviario avvenuto in Val Venosta, costato ieri la vita a 9 persone. Una frana ha investito in pieno nell'ora di punta un treno regionale pieno di studenti e pendolari. Dalla Giunta arriva anche un sostegno finanziario alle famiglie colpite dal lutto: il presidente Luis Durnwalder ha spiegato che si è «deciso di esaminare caso per caso la situazione delle famiglie colpite dal lutto e che a seguito dell'incidente si troveranno in difficoltà economiche. A loro la Provincia assicurerà un sostegno finanziario adeguato.«

Sono tutte altoatesine le 9 vittime. L'incidente tra Laces e Castelbello, ha spiegato Durnwalder, ha coinvolto 37 persone. 28 sono rimaste ferite, 7 delle quali in maniera grave, e sono ricoverate presso gli ospedali di Silandro, Merano, Bolzano e Bressanone. Fra i feriti sono segnalati due turisti, gli unici non altoatesini coinvolti nell'incidente.

Secondo i rilievi dei vigili del fuoco la frana è stata causata dalla rottura di una tubatura usata per l'irrigazione del meleto che si trova sopra la massicciata che corre lungo i binari e che ha ceduto. Una «tragica fatalità» per cui nel momento esatto in cui il treno, della società di trasporti Sad, passava nel binario sottostante è stato investito da una massa di detriti, pietre, fango e acqua, con un fronte di circa 300 metri di lunghezza e 20 di larghezza che hanno travolto il vagone di testa del treno, che è rimasto in bilico nella scarpata, sul greto del fiume Adige. Dentro i vagoni - spiegano i vigili del fuoco - c'era almeno un metro di fango, e molte persone erano rimaste a terra, sepolte dai detriti.

Il bilancio del deragliamento del regionale 108 conta 9 morti, tutti altoatesini, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 18 e i 35 anni, e 28 feriti, 7 dei quali in maniera grave, ricoverati presso gli ospedali di Silandro, Merano, Bolzano e Bressanone. Fra i feriti due turisti, gli unici non altoatesini coinvolti nell'incidente.