Roma, la rivoluzione urbanistica di Alemanno
Sono progetti a tutto tondo quelli del sindaco: porte di accesso, cinta verde e più piazze in periferia
ROMA - Più piazze in periferia, una cintura verde che delimita il territorio della città con porte di accesso sulle strade consolari, ma anche ingrandire l'Auditorium-Parco della musica, riunendo i tre parchi che vi si trovano intorno, realizzare le torri di Renzo Piano in vetro e travertino all'Eur, abbattere il muro dell'Ara Pacis e realizzare il sottopasso sul Lungotevere pedonalizzando la zona. E concludere con un referendum per chiedere ai romani se vogliono i grattacieli o se invece non preferiscano vietarli.
Sono progetti a tutto tondo quelli del sindaco Gianni Alemanno. L'occasione per raccontare la sua rivoluzione urbanistica della città è stata il convegno «2010-2020, nuovi modelli di trasformazione urbana». Due giorni all'Auditorium-Parco della musica con architetti di fame internazionale, esperti di urbanistica e sociologi. Tra loro anche Renzo Piano, che attualmente lavora al progetto delle torri, Santiago Calatrava, autore del progetto della Città dello sport, Richard Meier, architetto del museo dell'Ara pacis, e Massimiliano Fuksas, progettista della celebra Nuvola dell'Eur.
Il convegno si inserisce nel «Progetto Millennium» che prevede una serie di incontri tematici che si concluderanno con quelli che Alemanno ha definito «gli stati generali della città».
Obiettivo: rifare il piano regolatore e dare un volto nuovo a Roma con interventi a ogni livello. Il nuovo piano urbanistico della città per il sindaco deve partire dalle periferie, iniziando con il delimitare il territorio del Comune con una cinta verde interrotta solo dalle nuove «porte di accesso alla città», disposte sulle principali arterie di traffico, a partire dalle strade consolari. «Credo - ha spiegato il sindaco - che occorra recuperare il concetto di confine della città. Penso a luoghi architettonici simbolo che possano essere visti da lontano». Ma per le periferie Alemanno ha in mente anche un altro progetto: «Serve un grande concorso per realizzare nuove piazze, che siano luogo di aggregazione come erano in passato. Oggi nella periferia di Roma ce ne sono solo 31. Bisogna farne di nuove». Allo stesso tempo Alemanno vuole bloccare la costruzione di nuovi centri commerciali. «In passato ne sono stati realizzati oltre il limite, adesso vogliamo azzerare le cubature commerciali per evitare che se ne facciano altri».