29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Momenti di paura ieri sulla A7

Sfida in autostrada: 13 minori fermati a Genova

Attraversare l'autostrada di corsa senza farsi investire, avanti e indietro. Fermati dalla polizia

GENOVA - Attraversare l'autostrada di corsa senza farsi investire, avanti e indietro, mentre gli altri incitano e gridano: 13 ragazzini sono stati fermati ieri dalla polizia stradale sulla A7 Genova-Bolzanetto, prima che la sfida con la sorte finisse in tragedia. «Era solo un gioco», hanno detto i ragazzini ai poliziotti intervenuti dopo la segnalazione di alcuni automobilisti che avevano visto un gruppo di ragazzi in mezzo alla carreggiata attraversarla da sinistra verso destra e della gente che terrorizzata urlava dai balconi delle case dirimpetto all'autostrada.

Le pattuglie della stradale sono intervenute intorno alle 17, sottosezione di Sampierdarena, al chilometro 127+800 della A7, e insieme al personale della società autostrade per l'Italia, carabinieri e municipale hanno fermato i ragazzi, mettendoli in salvo, bloccando quelli che erano arrampicati sula scarpata a ridosso della corsia autostradale, e chiudendo la corsia di sorpasso. Gli agenti hanno scoperto che i 13 ragazzini, di età tra i 13 e i 16 anni, tutti italiani e residenti a Genova, avevano abbattuto la rete di recinzione ed avevano iniziato il pericolosissimo gioco. Gli agenti hanno informato la procura della Repubblica dei minori di Genova, hanno contattato i i genitori che sono arrivati sul posto e hanno preso in custodia i figli.

«E' solo un gioco», hanno detto i ragazzini che almeno due o tre volte hanno sfidato la sorte, attraversando in mezzo alle auto l'autostrada mentre la gente urlava terrorizzata dai balconi del quartiere Coronata, case di operai, alla periferia di Genova.
La prima preoccupazione degli agenti è stata metterli in sicurezza tutti, anche quelli che stavano accalcati sulla scarpata aspettando il loro turno. I genitori arrivati sul posto hanno preso e portato via i figli, chi sgomento, chi arrabbiato li ha presi a sberle, chi ha ringraziato gli agenti, ma due di loro pare non abbiano capito il pericolo scampato e si sono lamentati con le forze dell'ordine perché avevano trattenuto e identificato i ragazzini.

Noia, bullismo, i più grandi avranno convinto i più piccoli, voglia di adrenalina o magari di immortalarsi per un click su youtube? Al momento gli agenti non hanno ancora trovato immagini video, e l'unica risposta che hanno avuto dai ragazzi è stata «E' solo un gioco, hanno detto», spiega uno degli agenti intervenuti, aggiungendo preoccupato: «Ma un gioco che poteva costargli la vita. Spero lo abbiano capito». Intanto la recinzione intorno all'autostrada è stata riparata, subito.