Rai-Agcom, Berlusconi indagato per concussione e minacce
«Atto dovuto» dopo il trasferimento degli atti dalla Procura pugliese sulle presunte pressioni per sospendere il programma «Annozero»
ROMA - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi è stato iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma per i reati di concussione e per violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. La contestazione è connessa alle pressioni che sarebbero state fatte dal presidente Berlusconi al commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi, per arrivare alla sospensione del programma di Raidue Annozero.
GLI ATTI - L'iscrizione di Berlusconi è stata decisa al termine di una riunione cui hanno preso parte, oltre al procuratore Giovanni Ferrara, anche l'aggiunto Alberto Caperna, neocoordinatore del gruppo che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, e i pm Caterina Caputo e Roberto Felici. I magistrati, alla luce di una prima lettura delle carte provenienti dalla procura di Trani, hanno ritenuto di mantenere quei reati originariamente attribuiti al presidente del Consiglio, senza derubricarli al meno grave «abuso d'ufficio». Adesso scattano i quindici giorni, previsti dalla legge, entro cui i pm della capitale, omessa ogni indagine, dovranno sollecitare al Tribunale dei ministri una richiesta di archiviazione o di attività istruttoria. Circa un migliaio le carte che gli inquirenti dovranno consultare, a cominciare dal contenuto delle intercettazioni telefoniche.