19 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Cronaca. Lombardia

Traffico di quadri falsi a Bergamo: otto denunce

Tutti insospettabili, alcuni falsi finiti in importanti mostre. Le indagini sono state avviate nell'aprile del 2009

BERGAMO - Otto insospettabili tra imprenditori, funzionari ed avvocati sono stati denunciati nei giorni scorsi dai carabinieri di Bergamo alla magistratura perché ritenuti artefici di un vasto traffico di quadri falsi, che aveva procurato loro enormi compensi in parte investiti in prestiti usurai a tassi elevatissimi.

Le indagini sono state avviate nell'aprile del 2009 in seguito alle rivelazioni di uno degli indagati che aveva il compito di creare copie di dipinti di autori di fama mondiale che vendeva ad appassionati per poche centinaia di euro. L'uomo aveva notato che uno dei suoi «falsi» era stato esposto in una mostra internazionale in una città del nord Italia e spacciato per «originale» su un'importante rivista del settore, oltre ad essere stimato in cifre da capogiro.

Seguendo il «percorso» compiuto dall'opera falsa in seguito alla prima vendita, è emerso un fiorente giro di investimenti in denaro da parte di acquirenti ovviamente ignari di avere acquistato dei falsi. Tutti appassionati di quadri, i compratori venivano convinti della genuinità di dipinti, in realtà di nessun valore artistico, anche da false dichiarazioni di autenticità, i cosiddetti «expertise», che i criminali affiancavano al dipinto da vendere. Gli indagati impiegavano in parte i guadagni in prestiti a tassi molto elevati.

Le indagini hanno consentito di individuare il laboratorio clandestino in cui venivano create le opere contraffatte e le diverse perquisizioni eseguite hanno consentito il sequestro di vari quadri, tra cui un De Chirico e un Vedova. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di commercializzazione di opere contraffatte, truffa, ricettazione.