19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Cronaca. Liguria

Bimbo morto a Genova, sul corpo segni di violenze reiterate

Madre e compagno arrestati per concorso in omicidio volontario

GENOVA - Concorso in omicidio volontario. E' il capo d'accusa che ha portato all'arresto di Giovanni Rasero e Katerina Mathas, la madre 26enne del piccolo Alessandro, il bimbo di otto mesi arrivato esanime per un grave trauma cranico, ieri mattina al pronto soccorso dell'istituto Gaslini di Genova.

Sul corpo del bambino, che sarebbe morto dopo una serie di violenze reiterate, oltre a fratture multiple sulla parte posteriore del cranio, sono state rinvenute bruciature di sigaretta ed ecchimosi causate probabilmente da pizzicotti. Il capo della squadra mobile di Genova, Gaetano Bonaccorso, ha escluso che il bimbo possa essere stato colpito con un oggetto contundente. Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa in questura, le violenze sarebbero state compiute durante la notte ma solo alla mattina seguente il piccolo sarebbe stato accompagnato in ospedale, in condizioni ormai disperate.

Durante l'interrogatorio di questa notte, il 29enne genovese Giovanni Rasero, che, secondo i primi accertamenti, con la donna non aveva una relazione ufficiale, ha accusato dell'infanticidio la 26enne, che in passato era stata segnalata alla prefettura come consumatrice di cocaina. Katerina Mathas non è stata invece in grado di spiegare le cause della morte del figlio, fornendo dichiarazioni giudicate inverosimili dagli inquirenti. «La causa scatenante - ha spiegato il capo della squadra mobile di Genova Gaetano Bonaccorso - potrebbe essere assolutamente futile, per cui potrebbe trattarsi di un pianto, di una reazione d'ira e il potenziale uso di sostanze stupefacenti è certamente un dato importante. Secondo il medico legale, le violenze non sarebbero pregresse, e quindi riferibili a momenti precedenti, ma sarebbero state fatte in contestualità», ha concluso Bonaccorso.