25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Cronaca. Liguria

Bimbo morto a Genova: fermati la madre e il compagno

Lo riporta il Secolo XIX: i due avrebbero fatto uso di cocaina

GENOVA - Sono stati arrestati nella notte dalla squadra mobile con l'accusa di omicidio volontario del piccolo Alessandro, di otto mesi, la madre del bambino, Katerina Mathas, di 26 anni, ed il suo compagno, Giovanni Rasero, di 29, entrambi genovesi. La coppia, che è stata interrogata per diverse ore in questura, non ha confessato e si è anzi professata innocente. I due sono stati rinchiusi nelle carceri di Marassi e di Pontedecimo.

Il bambino - da quanto scrive il sito on line del Secolo XIX - era stato trasportato nella tarda mattinata di ieri dalla coppia al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Gaslini con un grave trauma cranico. Era già morto, ma i sanitari avevano tentato una disperata manovra di rianimazione che non aveva dato esito positivo.
I medici si sono subito resi conto che c'erano segni di violenza, constatando che la ferita non era compatibile con una caduta, e hanno avvertito la polizia.

Katerina Mathas, che risiede con i genitori nel quartiere di San Fruttuoso, aveva trascorso la notte nel monolocale preso in fitto un paio di mesi fa da Rasero in un lussuoso residence di Nervi, a Genova. Con il passare delle ore - prosegue il Secolo XIX - è emerso che la coppia in serata aveva fatto uso di cocaina. La linea difensiva di lei è chiara: «Mi sono svegliata e mio figlio giaceva lì immobile. Non so che cosa sia successo, io non ho fatto nulla».

Tra le righe c'è una accusa implicita nei confronti del compagno. Il silenzio impenetrabile di lui, incrinato solo dall'ammissione, inevitabile di fronte ai dati di fatto raccolti dagli investigatori, dell'uso di cocaina, si rompe solo a sera inoltrata: «Mi sono svegliato e ho visto Katerina che sbatteva il figlio a terra. Mi ha detto che era tutto a posto, mi sono fidato». Il medico legale che ha esaminato il corpicino senza vita ha trovato segni di ustioni (forse da sigaretta), lividi, e poi una lesione alla spalla e, soprattutto, la testa sfondata. Nella notte gli arresti.