Le città italiane sono invivibili
Incidenti, obesità, rumore, inquinamento, vita frenetica
ROMA - Si chiama 'Mal Comune' ed è dato dalla somma di incidenti stradali, obesità, stress, rumore, inquinamento. L'allarme lo lancia Legambiente alla Va Conferenza paneuropea Ambiente e salute di Parma. Nel 2008, sulle strade urbane si sono verificati 168.088 incidenti (76,8% del totale) che hanno causato 228.325 feriti (73,5% sul totale) e 2.076 morti (pari al 43,9%). Numeri impressionanti, commenta Legambiente, che dovrebbero spingere gli amministratori delle città a trovare soluzioni più sicure per la mobilità nei centri urbani, dove comunque non sono solo gli incidenti a minacciare la salute dei residenti.
Si stima, scrive Legambiente, che vivere in una grande città significhi dormire trenta minuti a notte in meno a causa dei rumori da traffico. E sono circa 20 milioni gli italiani che abitano nelle medie e grandi aree urbane. L'inquinamento acustico è percepito come un problema grave dalle famiglie italiane che, secondo un'indagine Istat, dichiarano per il 36,8% gravi problemi relativi al rumore nella zona in cui abitano. Ma anche il problema dell'obesità, sempre più diffuso nelle aree urbane/viene ormai attribuito, oltre che ad una cattiva alimentazione, alla sedentarietà e all'uso prevalente dell'automobile come principale mezzo di spostamento. Circa un terzo degli adulti è sovrappeso e lo stesso vale per i bambini. Gli obesi, coloro che superano i 130 chili di peso, sono poco meno del 10% della popolazione, circa 5 milioni di persone. Eppure basterebbe, ad esempio, camminare o andare in bicicletta per circa mezz'ora al giorno per ridurre concretamente il rischio-obesità.
La coda in auto, fa notare Legambiente, è causa di episodi di microconflittualità per 6 italiani su 10. Rimanere bloccati nell'auto, ad esempio, scatena quotidianamente la litigiosità e gli scontri verbali nel 61% degli italiani, pronti ad alterarsi, attaccare briga e suonare nervosamente il clacson. Gli abitanti delle città passano ormai un'ora (o anche più) al giorno incolonnati sulle strade, spostandosi a una velocità media che nel migliore dei casi supera di poco i 25 km/h. A Roma, ad esempio, il tempo passato al volante è di 74 minuti al giorno, a Napoli e Torino è di 63 e 62 minuti, a Milano un'ora esatta, a Palermo e Genova 58 e 53 minuti. Ridicole le velocità medie: Torino è la città con la mobilità più fluida (26 km/h), seguita da Genova (25), Roma (23), Milano (22), Napoli (21), Palermo (20).