24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
E' partita la sperimentazione a Fiumicino

Body scanner, Adoc: non siamo cavie

«Fazio pubblichi gli studi che assicurano la tutela della salute dei consumatori»

ROMA - E’ partita stamani la fase di sperimentazione dei body scanner all’aeroporto di Fiumicino. L’Adoc chiede al ministro della Salute Fazio di pubblicare gli studi scientifici che attestino l’assoluta non nocività dei body scanner.

«Non siamo cavie, il ministro Fazio pubblichi gli studi che dimostrano l’assoluta non nocività dei body scanner – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – non comprendiamo questa sperimentazione, tra l'altro decisa senza aspettare la decisione della Ue in merito e senza ascoltare il parere delle Associazioni dei consumatori, gli esperimenti non possono e non devono essere condotti sulle persone. Ci chiediamo perché l’Italia debba essere all’avanguardia in Europa nell’adozione di un sistema controllo che non garantisce in maniera completa il rispetto della salute e della privacy.

Chiediamo inoltre di pubblicare anche le caratteristiche degli apparecchi relative alla privacy, per esempio le immagini per quanto tempo rimangono in archivio? I body scanner sono comunque un mezzo invasivo della privacy, per questo chiediamo che in ogni aeroporto dotato di tale strumentazione sia presente un «controllore», nominato dalle Associazioni dei consumatori di concerto con il Garante della privacy, che sia pronto a dirimere i dubbi dei passeggeri, a registrare ogni segnalazione e anomalia e a monitorare costantemente l’operato degli addetti. Infine, crediamo che sia necessario, una volta installati i body scanner, aumentare del 30% il numero del personale di controllo e dei varchi, al fine di non rallentare le operazioni di imbarco, mantenendolo in linea con gli standard attuali. Se così non fosse, si rischierebbero file chilometriche che danneggerebbero pesantemente i consumatori e l'intero sistema aeroportuale»