19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cronaca. Lazio

Viterbo, stupra per anni figlia minore: arrestato romeno

La bimba convince la madre a scappare dall'uomo violento e denuncia

VITERBO - Ha stuprato per anni la figlia, da quando aveva poco più di 11 anni, picchiandola perché lei non voleva, minacciandola di morte, approfittando di tutte le volte che la madre non c'era. Ma la piccola ha trovato il coraggio di fuggire, convincendo la madre a scappare lontano da quell'uomo violento, che picchiava anche la donna e ha denunciato tutto: è la storia che gli agenti della squadra mobile di Viterbo hanno ricostruito e che sta dietro all'arresto eseguito ieri sera, in manette è finito un romeno di 40 anni, con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di minore dei 14 anni e maltrattamenti in famiglia.

Ieri sera gli agenti della mobile di Viterbo hanno arrestato l'uomo, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre stava rientrando a casa, dove convive con un'altra donna. Tutto è partito dalla segnalazione di un ospedale del Nord Italia, dove la bambina era fuggita con la madre a gennaio di quest'anno, trovando rifugio da un parente. La piccola, stanca delle violenze subite, infatti aveva contattato il parente, organizzato la fuga da Viterbo, da quella casa e da quel padre, e convinto la madre a fuggire con lei, lontano da quell'uomo violento. Arrivate nella città, la bambina racconta tutto al familiare che le ospita, il quale preoccupato per le condizioni fisiche e psichiche di entrambe, le indirizza ad una struttura di assistenza. Qui la bambina racconta tutto anche ad un medico. E parte la segnalazione.

Gli agenti della mobile di Viterbo, con esperti della questura e neuropsichiatri infantili partono per andare ad ascoltare la bambina. La madre - spiegano gli agenti - non parla, non mangia, rifiuta il cibo ed è in uno stato di grave prostrazione fisica. La bambina invece si è fata forza ed ha raccontato tutto anche agli agenti: le violenze sono iniziate nel 2008, quando la piccola aveva circa 11 anni e mezzo. La madre era in ospedale per partorire, stava arrivando la sorellina minore, e l'uomo ha approfittato di questa assenza. Prima subdolamente, cercando di convincere la figlia che non ci fosse nulla di male, ma lei non voleva, così lui ha iniziato a picchiarla, stuprandola con la forza, più volte al giorno, tappandole la bocca con le mani per impedirle di gridare e chiedere aiuto. I medici hanno trovato sul corpo i segni di quelle violenze ripetute. Quando la madre è tornata a casa dall'ospedale, l'uomo ha interrotto gli abusi, ma per poco: approfittando di ogni occasione in cui la donna era fuori, ha continuato gli abusi, minacciando la bambina: 'se parli ammazzo te e tua madre'.