29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
I ragazzi italiani iniziano a bare 12 anni

Alcol, Moige: giovani a rischio

«Necessarie maggiori azioni e più fondi per la prevenzione dell’abuso di alcol»

ROMA - «I dati della Relazione del Ministero della Salute» dichiara Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige - Movimento Italiano Genitori, «dimostrano ancora una volta la necessità di intraprendere delle azioni concrete al riguardo anche con un aumento dei fondi a disposizione per la prevenzione dell’abuso di alcolici tra i minori, al momento praticamente inesistenti, che consentano di realizzare delle campagne di informazione e sensibilizzazione nelle scuole».

«E’ urgente», prosegue Maria Rita Munizzi, «realizzare una normativa a livello nazionale concernente il divieto di vendita ai minori, innalzandolo da 16 a 18 anni. Importante, inoltre, anche realizzare una regolamentazione relativa alla pubblicità degli alcolici sui mezzi di comunicazione, soprattutto per ciò che concerne la televisione, che vada a vietare questo tipo di spot durante le ore di fascia protetta».

Prosegue la presidente del Moige: «Evidenziamo nuovamente, inoltre, la necessità di maggiori controlli soprattutto in luoghi come le babydisco, posti in cui il divieto di somministrazione di alcolici, e non solo, non viene rispettato, e bambini e ragazzi spesso ben al di sotto dei 16 anni assumono alcolici, arrivando anche al binge drinking, ossia all’abitudine di consumare eccessive quantità di alcolici in una sola occasione, così come affermato anche dalla Relazione del Ministero della Salute».

«Auspischiamo» conclude Maria Rita Munizzi, «che dopo questi ennesimi risultati che ci mettono in cattiva luce anche a livello europeo, gli organi competenti si attivino per cercare una soluzione al problema e tutelare così i nostri ragazzi»