Ricattato dopo mms osé: coppia in manette nel veronese
Estorsione ai danni di un impiegato di banca
VERONA - Estorsione a luci rosse a Verona. In manette per mano della polizia, in flagranza di reato, una coppia di origine campana per estorsione continuata in concorso. La denuncia è partita da un dipendente di una banca veronese che aveva avuto un rapporto sentimentale con la donna della coppia dal 2008, anche tramite sms e mms osé, che lo ritraevano in atteggiamenti profondamente intimi.
IL RICATTO - La donna ha preteso dal dipendente di banca una foto su una nuova utenza cellulare, con la scusa che la sua era temporaneamente inutilizzabile. Accettata la richiesta, la donna ha informato l'uomo che l'utenza sulla quale aveva appena inviato l'immagine erotica era intestata a una minorenne e che se non voleva essere denunciato alla polizia per pedofilia avrebbe dovuto pagare.
Da quel giorno, il dipendente bancario è stato sottoposto a ricatto permanente da parte della donna e del suo compagno di vita, fino a quando gli uomini della squadra mobile si sono presentati all'ennesimo appuntamento in cui veniva consegnato il denaro, ponendo fine all'incubo.
Alle 10.30, il dirigente la squadra mobile di Verona, Gianpaolo Trevisi, terrà una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'operazione.