Peri i Servizi cresce il rischio di attentati in Italia
Cellule isolate di movimenti salafiti-jihadisti pronte all'azione
ROMA - Alto rischio attentati in Italia da parte di esponenti vicini all'ideologia salafita-jihadista. Lo rileva l'intelligence italiana nella relazione al Parlamento sulla politica dell'informazione per la sicurezza. «In Italia possono muoversi soggetti isolati o micronuclei pronti ad entrare in azione anche in via del tutto autonoma», scrivono i servizi italiani.
«Esiste inoltre il rischio che altri soggetti vicini all'ideologia salafita-jihadista ed impossibilitati a raggiungere i teatri di crisi, possano decidere di convogliare i propri sentimenti antioccidentali e antitaliani nella realizzazione di un'azione ostile sul territorio nazionale seguendo l'esempio dell'attentatore di Milano, oltretutto - fanno notare i servizi - citato ed esaltato nel circuiti dei web-forum qaidisti».
L'episodio di Milano del 12 ottobre, eseguito da un cittadino libico da anni residente in Italia, secondo i servizi ha segnato «un punto di svolta nello scenario della minaccia sul territorio nazionale, dove non erano mai stati compiuti atacchi di ispirazione jihadista».