29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il Premier: «la sinistra vuole l'invasione dei cittadini stranieri»

Immigrazione, Fini si smarca da Berlusconi

Il Presidente della Camera: «Fuorviante parlarne in campagna elettorale. La mia opinione non coincide al 100%»

ROMA - Le distanze tra i due sul tema sono ormai agli atti. Oggi una dimostrazione ulteriore, con il premier Silvio Berlusconi in trincea contro «la sinistra» che «vuole spalancare le porte ai cittadini stranieri» e il Presidente della Camera Gianfranco Fini a mettere in risalto le differenze con il Cavaliere.

Berlusconi interviene durante la presentazione dei «Promotori della libertà» e mette in guardia da una sinistra che «vuole un'invasione di stranieri perché pensa che si possa cambiare il peso del voto che ha visto la vittoria dell'Italia moderata».

FUORVIANTE - Da Bruxelles Fini, in visita al Parlamento europeo, replica poco dopo: parlare di questo argomento e del tema dell'integrazione e della sicurezza in campagna elettorale «non porta a risolvere i problemi». «Non è questa la sede per rispondere, e dall'altra la opinione su queste questioni è notorio che non coincide al cento per cento con quella del presidente del Consiglio», sottolinea l'ex leader di An, anche perché «un approccio collegato a una campagna elettorale» risulta «fuorviante perchè non porta a risolvere i problemi».

MARONI - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, dal canto suo, torna a contestare l'Ue perché, avverte, il suo contributo nel contrasto all'immigrazione clandestina «non è sufficiente». E intanto i vescovi indicano il Mezzogiorno come «laboratorio ecclesiale» per l'accoglienza degli immigrati, così come per il dialogo interreligioso che diventa necessario dalla presenza, tra gli stranieri, di persone di altre fedi.

MANGANELLI - «Sull'equazione più immigrati uguale più reati sento spesso risposte bizzarre fatte di parole al vento». Lo ha detto il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, intervenuto questa mattina alla presentazione dei risultati del progetto Across Sahara 2, per lo sviluppo della cooperazione regionale della Libia e del Niger nella gestione delle frontiere e dell'immigrazione. «In questo momento - ha sottolineato Manganelli - il 35% della popolazione carceraria è composta da immigrati clandestini. Il 30% dei reati predatori scoperti nel 2009 sono commessi da clandestini».