27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Dopo l'affondo del Presidente Fiat

E' Scontro Brunetta-Montezemolo su trasparenza e riforme

E Schifani ribadisce: «serve una legge contro la corruzione ma non è una nuova Tangentopoli.»

ROMA - «Non è una nuova Tangentopoli»: a ribadirlo dopo il premier Berlusconi e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, anche il presidente del Senato Renato Schifani. «Ci sono singoli episodi di corruttela deprecabili, se accertati, ma il sistema del finanziamento pubblico ai partiti è venuto meno e i partiti ora sono estranei a questi fenomeni». Schifani chiede però una legge ad hoc. Parla nella scia dello scandalo per l'inchiesta sulla corruzione nelle grandi opere che ha coinvolto anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. E parla nel giorno in cui è scoppiata l'inchiesta che coinvolge gli ex vertici di Fastweb e illustri nomi del panorama finanziario, per una maxi frode fiscale con riciclaggio.

IL DUELLO - Sul tema di corruzione e trasparenza un battibecco è scoppiato fra Luca Cordero di Montezemolo e Renato Brunetta. Lottare contro la corruzione è «un'impresa titanica», per la quale non basterà una generazione e che richiederà «sforzi enormi e grande lungimiranza» ha detto il presidente della Fiat, all'inaugurazione della Luiss School of Government. E la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è andata oltre, fissando un calendario: «Auspichiamo che dopo le elezioni regionali le forze politiche trovino la forza e il coraggio di fare le grandi riforme sempre accantonate».
Pronta la replica del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che ha sottolineato come la riforma del settore sia «stata fatta», aggiungendo: «Forse Montezemolo che è impegnato a lavorare sulla sua aziende non è stato informato. Gli manderò la mia riforma e i piani di implementazione della mia riforma». Detto fatto, gli ha inviato via mail il testo della riforma della P.A. con tanto di materiali illustrativi e quadro sinottico di confronto con gli altri paesi. In seguito i due si sono telefonati.

MARCEGAGLIA - All'inaugurazione alla Luiss era presente anche Emma Marcegaglia. «Dopo le regionali», ha dichiarato la presidente della Confindustria, «le forze politiche si mettano insieme per fare le grandi riforme, a partire da quella della pubblica amministrazione. Non si può più aspettare. Non ci possiamo rassegnare al declino e stare fermi in una sorta di immobilismo».

SACCONI - All'allarme lanciato da Montezemolo ha replicato anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: «Mi occupo di cose serie» ha concluso seccamente l'esponente del Pdl.