Bari, arrestato presunto responsabile dell'omicidio Bove
E' un 22enne incensurato. Ha confessato questa notte
BARI - Ha confessato questa notte Marco Veronico, 22enne barese, incensurato, ritenuto il presunto responsabile dell'omicidio di Maurizio Bove. L'uomo, preso atto delle contestazioni addebitategli e messo alle strette, ha confessato nel corso dell'interrogatorio del Pubblico Ministero di aver commesso l'omicidio, determinato anche da un abuso di cocaina. Subito sono scattate le manette, in esecuzione del decreto di fermo emesso dallo stesso magistrato.
La sera della vigilia di Pasqua dello scorso anno, verso le 22, all'interno del suo appartamento in via Saverio Damiani, è stato trovato cadavere Maurizio Bove, 36enne di Bari. I carabinieri del nucleo investigativo di Bari hanno dato inizio ad attività d'indagine che sin da subito si è presentata particolarmente difficile per due motivi: il ritrovamento del cadavere a circa 24 ore dall'assassinio ed il contesto in cui era maturato. Per tutta la nottata e nei giorni a seguire furono sentite tutte le persone che in un modo o in un altro avevano avuto rapporti e contatti con la vittima e si è appurato che l'omicidio era maturato negli ambienti omosessuali dello stadio San Nicola del capoluogo pugliese.
Le indagini proseguite ininterrottamente per circa un anno sotto la direzione della Procura di Bari hanno avuto una improvvisa accelerazione nei giorni scorsi. Nulla è stato tralasciato: dall'aspetto scientifico all'incrocio dei tabulati telefonici riportanti il traffico delle celle impegnate nelle stazioni radio base, che hanno consentito di ricostruire i retroscena dell'efferato episodio criminoso chiudendo il cerchio sul presunto responsabile.
«Un'indagine modello», così l'ha definita il Procuratore Laudati nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il Comando Provinciale Carabinieri di Bari.