19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Cronaca. Campania

Indagine finti ciechi a Napoli, 8 persone arrestate

Percepivano indebitamente la pensione di invalidità

NAPOLI - Si fingevano ciechi per ottenere le pensioni di invalidità. Con l'accusa di truffa aggravata, falso in atto pubblico e contraffazione di pubblici sigilli, sono state arrestate otto persone a Napoli. Tre ordinanze di custodia, eseguite dai carabinieri e disposte dal gip del Tribunale partenopeo, sono state eseguite in carcere. Agli indagati, infatti, viene anche contestato il reato di associazione per delinquere. Per gli altri cinque 'finti ciechi' sono stati, invece, concessi i domiciliari.

I fatti accertati sono relativi al triennio 2007-2009. Le ordinanze eseguite oggi costituiscono gli ulteriori sviluppi di un'indagine avviata dai carabinieri di Napoli-Posillipo, che aveva fatto luce su un'associazione dedita alla falsificazione della documentazione medica e amministrativa per ottenere indebitamente le pensioni di invalidità per una cecità del tutto inesistente.

Gli elementi raccolti hanno rafforzato l'ipotesi investigativa secondo la quale esisteva «un sistema riconducibile alla fattispecie penale dell'associazione per delinquere, e fondato sulla fattiva e differenziata partecipazione di più persone, di cui si sta procedendo alla progressiva effettiva individuazione».

In carcere sono finiti Luigi Alajo, 59 anni, padre del consigliere circoscrizionale Salvatore già arrestato nei mesi scorsi; la moglie Alexandra Danaro, 24enne, e Ciro Giardulli, 53 anni, suo collaboratore.