Dipendenti della provincia di Perugia arrestati dall'Arma
Durante l'orario di lavoro andavano a fare spesa e dall'estetista
PERUGIA - Prima timbravano, e poi senza entrare nell'ufficio, andavano direttamente, in orario di lavoro, a svolgere altre faccende personali: chi dall'estetista, chi a fare la spesa, chi a trovare parenti o amici. Comportamenti che hanno portato il Gip Claudia Matteini, dopo le indagini dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Stazione di Perugia, ad emettere sei ordini di custodia cautelare per sei dipendenti della Provincia (uscieri, quadri e funzionari).
I dipendenti, quattro donne e due uomini, sono da questa mattina agli arresti domiciliari. Alla base dell'indagine, ci sono anche delle lettere anonime. E l'inchiesta - frutto di pedinamento, foto e video dei sospetti è partita dopo la scoperta che una signora si recava in piscina durante l'orario di lavoro. Si è voluto verificare, ha riferito in conferenza stampa il Capitano Giovanni Cuccurullo, anche il comportamento degli altri dipendenti della sede di via Palermo della Provincia. Sotto accusa è finito anche un dipendente che timbrava il cartellino e poi andava a parcheggiare l'auto per tornare di nuovo in ufficio. Un peccato veniale - 15 minuti al giorno di assenteismo - che rischia però di pagare molto caro.