29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Cronaca. Campania

Maxi-truffa su permessi soggiorno badanti: 33 denunce

Il numero delle persone coinvolte destinato a crescere: indagini anche nel Lazio

NAPOLI - A smascherare l'ingegnosa truffa, a capo della quale vi era una donna incensurata di 52 anni, sono stati gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra che sono riusciti ad individuare un'organizzazione che, in cambio di denaro, favoriva il rilascio di permessi di soggiorno a clandestini con false emersioni di lavoro irregolare e con altrettante false dichiarazioni di ospitalità.

Ben 33 le persone denunciate, in stato di libertà, di cui 23 cittadini extracomunitari e 10 italiani, ritenuti responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata a favorire l'immigrazione clandestina, truffa aggravata e continuata, falsità e sostituzione di persona. Il numero delle persone coinvolte nell'organizzazione è destinato a crescere, spiega la Questura di Napoli, perchè l'indagine è estesa anche in Lazio.

I cittadini stranieri, per lo più provenienti dal Bangladesh, risultavano assunti da falsi datori di lavoro, facenti parte di nuclei familiari ove era presente un portatore di handicap. La maxi truffa scoperta dalla Polizia, pian piano stava rimpiazzando il sistema utilizzato molto spesso in passato, ossia dei «matrimoni strumentali», tra stranieri e cittadine italiane, finalizzati ad acquisire la cittadinanza.

Gli agenti hanno accertato che, dietro una cospicua somma di denaro, bastava far dichiarare la presenza dello straniero in famiglia, quale collaboratore domestico o badante dello sfortunato portatore di handicap, senza che questo fosse vero.