12 ottobre 2025
Aggiornato 17:00

Gli enti locali hanno fronteggiato gli effetti della crisi

E' quanto sottolinea il presidente di Legautonomie, Oriano Giovanelli, in un'intervista all'Asca ad una settimana dal Congresso di Firenze

ROMA - Sono state le Regioni e gli enti locali il baluardo contro gli effetti della crisi nonostante in questi ultimi anni sia stato chiesto loro «un sacrificio enorme per il contenimento dei conti pubblici». E' quanto sottolinea il presidente di Legautonomie, Oriano Giovanelli, in un'intervista all'Asca ad una settimana dal Congresso di Firenze.

«Vorrei ci fosse un'operazione verità» dice «sono state le Regioni il vero baluardo in questi mesi della reazione rispetto agli effetti della crisi con la loro capacità di mettere a disposizione fondi, che venivano dal Fondo Sociale Europeo, e di ripartirli come ammortizzatori sociali; di agire anche fiscalmente a tutela delle fasce più deboli; con i provvedimenti a sostegno delle imprese; delle casse integrazioni in deroga».

Ma c'è stato, rileva Giovanelli, anche «un grande attivismo dei comuni in sintonia col mondo del volontariato». In sostanza «se oggi noi non abbiamo avuto un'esplosione della crisi in termini di conflitto sociale lo dobbiamo alla capacità di tenuta della coesione che hanno dimostrato in gran parte le autonomie locali».

Una risposta molto efficace da parte degli enti locali, secondo il presidente di Legautonomie, che, pro', «potevano fare ancora molto di più«' se solo si fossero incentivati investimenti in piccole e grandi opere diffuse sul territorio e «si fosse messa a disposizione una quota doppia rispetto agli anni precedenti del fondo per le politiche sociali, quando invece si è arrivati a un terzo degli anni precedenti». «Mi chiedo - prosegue - il 'bonus famiglia', la 'social card', che tipo di risultati hanno dato? Se noi invece avessimo dato un miliardo, due miliardi, ai comuni per fronteggiare le situazioni di povertà e di crisi, sicuramente li avremmo spesi per le persone che avevano effettivamente bisogno e li avremmo spesi». «Questo sarà un punto centrale del nostro congresso - conclude Giovanelli - rivendicare il fatto che il sistema delle Regioni e delle autonomie locali sta dando un contributo straordinario al contenimento della spesa pubblica e soprattutto alla serietà della sua gestione. Noi vogliamo che si tornino a riaccendere invece i riflettori sull'inefficacia e soprattutto sull'entita' discrezionale e non sottoposta ad alcun controllo della spesa centrale.

Perché è lì che si continua a produrre spreco, clientela, inefficienza e soprattutto è dalla spesa centrale che derivano in gran parte gli squilibri ai quali non si propone alcun rimedio della nostra finanza pubblica».