Tripodi (pdci): per assolvere il governo si attacca la regione
CATANZARO - «I ministri Maroni e Bondi nel penoso quanto grottesco tentativo di assolvere il governo nazionale dalle gravissime e documentate responsabilità per le vicende drammatiche e la vera e propria caccia all'uomo che si è svolta nei giorni scorsi a Rosarno e nella Piana di Gioia Tauro, che testimonia il fallimento delle politiche governative sull'immigrazione, cercano di fare una becera campagna elettorale attaccando la regione». Ad affermarlo, in una nota, è Michelangelo Tripodi, Segretario calabrese e responsabile del Dipartimento per il Mezzogiorno del PdCI.
«La verità che tutti conoscevano è che a Rosarno il fuoco sotto la cenere covava ormai da troppo tempo - dice Tripodi - come noi Comunisti Italiani abbiamo più volte denunciato invitando a più riprese, in questi ultimi due anni, il Governo ad intervenire. Invece si è volutamente aspettato che succedesse il peggio per sparare di nuovo a zero, con le parole e con le armi, contro gli extracomunitari, colpevoli solo di essersi ribellati a condizioni di vita disumane come tra l'altro hanno ampiamente ribadito nei loro interventi i volontari della Protezioni civile, l'associazione Medici senza Frontiere e autorevoli rappresentanti della Chiesa».
«A Maroni e compagnia - prosegue Tripodi - ricordiamo che proprio dalla Calabria è partita l'iniziativa di civiltà di Riace e di Caulonia, diventata un esempio di politiche di integrazione e di accoglienza, unico nell'Italia di oggi, ma anche nel resto d'Europa e del mondo. Un modello di accoglienza e d'integrazione trasformato in legge regionale che si è guadagnato il plauso dell'Unhcr, l'organizzazione Onu che ha duramente criticato il respingimento dei clandestini che scappano da scenari di miseria, guerra e violenze di ogni tipo».