19 aprile 2024
Aggiornato 14:30

Gli ultimi pullman con gli immigrati partono da Rosarno

Oggi 21 extracomunitari assistiti in ospedale. 5 ricoverati

ROSARNO - Finisce con le nuvole di diesel dei pullman l'emergenza degli immigrati a Rosarno. Con l'ultimo centinaio di extracomunitari caricati sulle corriere e destinati ai centri d'accoglienza pugliesi, il lavoro delle forze dell'ordine dopo quasi 36 ore senza interruzione, conosce almeno un momento di sosta. Perché adesso i «trasferimenti su base volontaria» dei braccianti dalla pelle nera sono richiesti a Rizziconi, paese vicino.

«E poi forse si andrà in altre località della Piana di Gioia Tauro, è una epidemia», sbotta uno degli ufficiali incaricati delle funzioni di ordine pubblico davanti alla ex Opera Sila, fabbrica di formaggio abbandonata anni fa che dava alloggio a quasi 800 persone. Almeno stando al numero di chi ha consumato la cena dell'Epifania, prima che saltasse quello che i sociologi definiscono come «patto sociale» e che qui ha le declinazioni del caporalato e della tensione tra poveri, tra chi si deve litigare la stessa poca acqua, come scriveva Ignazio Silone.

I numeri degli scontri, della guerriglia fatta con bastoni per cogliere le lumache, spranghe di ossidal, gomme incendiate e cassonetti rovesciati, restituisce un quadro allarmante. Sono 21 gli extracomunitari che oggi si sono presentati negli ospedali della zona per farsi curare. «Hanno dichiarato di essere stati aggrediti, pestati, nell'area di Rosarno», si spiega dalla task force istituita dal ministero dell'interno. Cinque di loro sono ancora ricoverati - si sottolinea - ma nessuno è in condizioni che destano preoccupazione.