27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Feriti e centinaia di auto distrutte

Immigrati, la «rivolta» di Rosarno

La rivolta è scoppiata dopo il ferimento di alcuni lavoratori agricoli extracomunitari. La protesta termina dopo l'arrivo dei rinforzi della polizia

REGGIO CALABRIA - Ci sono anche dei feriti fra gli immigrati che da ieri pomeriggio hanno dato vita ad una violenta protesta nel centro di Rosarno, cittadina nella piana di Gioia Tauro. Uno dei feriti è ricoverato all'ospedale di Polistena, le sue condizioni, però, non destano preoccupazioni. La rivolta è scoppiata dopo il ferimento di alcuni lavoratori agricoli extracomunitari, fatti oggetto di colpi sparati con un'arma ad aria compressa da parte di alcuni sconosciuti.

Alcune centinaia di immigrati hanno percorso il centro del paese calabrese appiccando il fuoco e danneggiando auto, causando ingenti danni nel centro cittadino. In alcuni casi, sono state prese di mira e colpite anche vetture con passeggeri. Dopo qualche carica e alcuni fermi tra i rivoltosi, solo in tarda serata l'intervento dei rinforzi delle forze dell'ordine giunti da Reggio Calabria ha persuaso i rivoltosi a ritirarsi e a liberare il centro cittadino.

Nel corso della giornata, carabinieri e poliziotti hanno cercato di contenere la protesta in attesa dei rinforzi, mentre gli abitanti di Rosarno avevano inveito contro gli immigrati mentre questi, nel loro tragitto, danneggiavano tutto ciò che incontravano sulla loro strada. Tra Rosarno e Gioia Tauro ci sono almeno 1.500 immigrati che lavorano soprattutto in agricoltura e che vivono in due strutture abbandonate, una alla periferia di Rosarno ed una di Gioia Tauro.

«Mi preoccupa molto quello che sta avvenendo a Rosarno. E' il frutto di un clima di intolleranza xenofoba e mafiosa che non riguarda ovviamente la popolazione di Rosarno, giustamente allarmata per la situazione di tensione che si è determinata con la rivolta degli extracomunitari sfruttati, derisi, insultati e ora, due di loro, feriti con un'arma ad aria compressa», ha detto in serata il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, informato a Roma dei fatti di Gioia Tauro e Rosarno.