28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Immigrazione

Agrigento, in cattedrale presepe senza Re Magi

Sono immigrati. La provocazione per far riflettere sul tema dell'accoglienza

AGRIGENTO - Un presepe senza Re Magi, perché «sono stati fermati alla frontiera, come gli altri immigrati». Il presepe anomalo e insolito è stato allestito nella Cattedrale di Agrigento, con il consenso dell'arcivescovo. Obiettivo: far riflettere sul tema dell'accoglienza. I Re Magi sono stati sostituiti da un cartello con la scritta: «Attenzione, si avvisa che quest'anno Gesù bambino resterà senza regali: i Magi non arriveranno perché sono stati respinti alla frontiera insieme agli altri immigrati».

L'idea è di Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana. E' una provocazione - dice ad Apcom - un invito alla riflessione rivolta ai fedeli agrigentini e a tutta la comunità civile sul tema dell'immigrazione. A Natale riflettiamo sul mistero dell'accoglienza di Gesù, ma non siamo disposti a incontrarlo nelle persone che vengono tutti i giorni, nei poveri, negli abbandonati, negli immigrati?».
«Non è una cosa polemica nei confronti della legge - precisa Landri - riteniamo che una legge ci voglia, che occorra una regolamentazione. Tuttavia la legge attuale con i respingimenti è ingiusta, perché non consente di ascoltare la storia della gente, di verificare se ci sono i margini di accoglienza».

La reazione della gente è stata di diverso tipo. «Alcuni hanno reagito positivamente e hanno riflettuto positivamente - conclude l'ideatore del presepe - altri si sono lamentati perché hanno visto in questa scelta una sorta di rinuncia alla tradizione».