18 maggio 2024
Aggiornato 20:00
Religione & Società

Benedetto XVI avvia la «beatificazione» di Wojtyla e Pio XII

Sarà beato anche padre Popieluszko, martire del comunismo

CITTÀ DEL VATICANO - Benedetto XVI ha compiuto oggi un passo decisivo per la beatificazione di Giovanni Paolo II e Pio XII. Ricevendo il prefetto della congregazione per la Causa dei santi, Ratzinger ha firmato, tra l'altro, i decreti che riconoscono le 'eroiche virtù' di Wojtyla (Papa dal 1978 al 2005) e Pacelli (1939-1958), che diventano, così, venerabili.

Per beatificarli sarà ora necessario certificare un miracolo avvenuto per loro intercessione. Per il Papa polacco già è stato individuata una suora francese guarita dal morbo di Parkinson. Se medici, teologi e cardinali daranno il loro assenso in tempi brevi, Benedetto XVI potrebbe fissare la cerimonia di beatificazione già per il prossimo autunno. Più complessa la vicenda di Papa Pacelli. Non solo perché è meno evidente, a quanto si apprende, individuare un miracolo da attribuirgli. Pontefice durante la seconda guerra mondiale, Pio XII è, inoltre, contestato da buona parte del mondo ebraico, che lo accusa di non aver aver fatto abbastanza contro la shoah. La Santa Sede ha più volte replicato che i «silenzi» di Pacelli non esclusero un'ampia attività di rifugio dato da monasteri e conventi cattolici agli ebrei in fuga. Le cause di beatificazione, sottolineano poi in Vaticano, sono materie interne alla Chiesa cattolica.

Insieme ai suoi due predecessori, Benedetto XVI ha deciso di far avanzare anche le cause di beatificazione (o di canonizzazione) di altri diciannove 'candidati alla santità'. Tra di essi, diventerà beato padre il sacerdote polacco Jerzy Popieluszko, rapito, torturato e ucciso dai funzionari del regime comunista polacco nel 1984. Di lui, punto di riferimento tanto per il sindacato Solidarnosc quanto per lo stesso Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha riconosciuto il «martirio» avvenuto «in odio alla fede». Con le firme odierne, è divenuta poi 'venerabile' Mary Ward, suora britannica, fondatrice di una congregazione di suore soprannominate le «gesuitesse», Enrica Alfieri, ribattezzata «mamma di San Vittore» per il suo impegno con i carcerati. Sarà beata Chiara Badano, focolarina morta solo nel 1990 all'età di 18 anni.