14 febbraio 2025
Aggiornato 06:00
Immigrazione a Milano

La Lega attacca il Cardinale Tettamanzi, esplode la polemica

Calderoli: «Con il territorio non c'entra niente. E' come un sacerdote mafioso in Sicilia». Lui: «Sono sereno»

MILANO - La Lega nord non lascia, anzi raddoppia: dopo l'attacco di domenica della Padania, all'indirizzo del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, reo di aver criticato la politica dell'amministrazione meneghina con gli immigrati e i rom, arrivano le bordate del coordinatore del Carroccio Roberto Calderoli: «Tettamanzi - tuona - con il suo territorio non c'entra proprio nulla. Sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia».

IL CARDINALE: «SONO SERENO» - L'uomo di Chiesa non si immerge nella polemica, si limita a dire di fronte alle telecamere: «Sono sereno, riscopro uno dei doni più grandi che mi ha fatto il Signore, quello della libertà». E all'accusa di essere lontano dal territorio, risponde: «Non so se ce n'è un altro in alto loco che sia così con continuità in mezzo alla gente». L'attacco alimenta la polemica politica e contro l'esponente leghista bacchettate arrivano dall'opposizione ma anche dall'interno della maggioranza, con il presidente della Camera Gianfranco Fini che sceglie l'ironia: «Il presepe - dice - è pieno di extracomunitari...».

CALDEROLI: «NON PARLA MAI DEI MILANESI» - Le accuse a Tettamanzi (la Padania si era chiesta se fosse un vescovo o un imam) sono giustificate secondo Calderoli dal fatto che «non parla ai milanesi, perchè per esempio - si chiede - Tettamanzi non è mai intervenuto in difesa del crocifisso. Perchè parla solo dei rom?». E poi, aggiunge, «tra le nostre posizioni e quelle della maggioranza dei vescovi, della Chiesa romana fino alla Cei, c'è la massima assonanza. Non con quelle di Milano».

ROTONDI PROVA A RIDIMENSIONARE - Tace il Governo, solo il ministro per l'Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi prova a ridimensionare il caso: «Sono un estimatore anche entusiasta - afferma - delle virtù politiche del collega Calderoli, meno, naturalmente, di quelle teologiche; per cui mi affretto ad esprimere stima a Tettamanzi, vescovo amato da tutti i cittadini della città più accogliente del mondo». Sulla stessa lunghezza d'onda l'ex portavoce vaticano, Joaquín Navarro Valls: «E' una battuta, non la prenderei sul serio», commenta. Durissime le opposizioni