4 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Cronaca. Lombardia

A Milano 13enni spacciano bicarbonato al posto di cocaina

Bustine da 20 euro. I Carabinieri ne hanno fermati 5 fuori da una scuola

MILANO - Sono giovani, anzi giovanissimi, tutti tra i 13 e i 15 anni, quasi sempre figli di immigrati magrebini, che in bande di 4-5 vendono bicarbonato spacciandolo per cocaina. Bustine di nylon saldate all'estremità, passate velocemente di mano ad acquirenti che cercano lo sballo per 20 euro. Polvere bianca presa dai cartoni di bicarbonato che si comprano per pochi euro nei supermercati.

Un «pacco» abbastanza evidente (solitamente la sostanza contenuta è troppa per poter costare così poco), destinato ai «tossici» o ai «babbi» (gli ingenui chi si fanno fregare, ndr), che frutta ma che comporta anche grossi rischi. Il primo è quello che l'acquirente cocainomane apra subito la bustina e furibondo se la prenda con i «pusher», il secondo è la reazione dei veri spacciatori attivi in zone come lo Stadera, Quarto Oggiaro o Gratosoglio (quartieri popolari dove l'attività dei ragazzini è stata segnalata) che non vogliono cattiva pubblicità da chi vende «pacchi».

Fermati cinque ragazzini - Alle 8 di mattina di ieri, i carabinieri della Compagnia di Porta Magenta hanno fermato cinque di questi ragazzini in via Francesco Rismondo, mentre erano pronti ad offrire la loro mercanzia ai coetanei che stavano recandosi al vicino Istituto tecnico. Portati in caserma, hanno spiegato ai militari che il «trucco funziona perché chi compra la bustina si accorge della fregatura molto dopo, anche se capita che ogni tanto qualcuno si arrabbi e bisogna fare a botte». I ragazzini, che nessuno dei genitori ha reclamato, sono stati riaccompagnati a tarda sera nelle loro abitazioni dagli assistenti dei servizi sociali.