20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Cronaca. Lombardia

Palazzina crollata, a Varese non si scava più

Bilancio finale di 2 morti. Probabile fuga di gas la causa. Ieri sera c'era stato controllo di tecnici

VARESE - E' di due morti il bilancio finale della violenta esplosione che ha sventrato poco dopo le 7 una palazzina di due piani in via San Pietro nel quartiere di Borsano a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Le vittime sono la 19enne di origine cinese Stefania Zhu e il 30enne italiano Andrea Rosignoli. I loro corpi sono stati estratti dalle macerie del vecchio edificio quasi completamente crollato dai vigili del fuoco che poco dopo le 14 hanno terminato di scavare. L'uomo viveva da solo, mentre la giovane abitava con i familiari che si sono salvati perché al momento dell'esplosione erano già usciti per lavorare.

I sanitari del 118 intervenuti con numerosi mezzi sul posto non hanno dovuto né medicare né trasportare in ospedale alcun ferito. Le uniche persone colpite in qualche modo dall'esplosione sono stati un operatore ecologico e un signore che sostiene di essere stato sbalzato dall'esplosione mentre stava accendendo il motorino in strada, e che si è recato da solo in ospedale per un controllo.

L'ipotesi più probabile è che l'esplosione sia avvenuta in seguito a una fuga di gas «accidentale», come confermano i parenti delle vittime e altri abitanti della zona che hanno riferito ai cronisti che sia ieri che questa mattina presto si sentiva un forte odore gas tanto sembra che diverse persone abbiano contattato la locale azienda del gas. Oggi l'Agesp «non rilascia dichiarazioni», e dunque non conferma che la notte scorsa dei tecnici del gas siano intervenuti per controllare la presenza di eventuali perdite. Acegas è intervenuto in via San Pietro per verificare se ci fossero delle perdite di gas. So che si sono intrattenuti sicuramente almeno fino all'una».

Il comando centrale dei vigili del fuoco spiega invece di non aver mai ricevuto né richieste di intervento né di informazioni da parte di cittadini collegabili con quanto avvenuto stamattina in via San Pietro. La fuga di gas al momento viene classificata come «evento accidentale» e cioé, finora, non è emerso nulla che faccia pensare a un'eventuale azione dolosa, come ad esempio un tentativo di suicidio. Le indagini comunque proseguono per chiarire l'esatta dinamica della tragedia. Nella zona interessata è stata sospesa l'erogazione del gas.

Da un primo sopralluogo compiuto dai tecnici specializzati sembra che gli stabili contigui a quello crollato non abbiano riportato danni strutturali o rilevanti.