Berlusconi: «Non solo fine comunismo ma vittoria libertà»
«Dobbiamo avere cura dei traguardi di civiltà conquistati»
ROMA - «L`anniversario del Muro di Berlino segna non solo la fine del comunismo sovietico ma soprattutto la vittoria della libertà come bisogno insopprimibile dell`animo umano» Lo afferma in una nota il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
«In ogni epoca storica e sotto qualunque regime politico l`uomo ha sempre desiderato di essere libero, come espressione della propria natura e della propria umana dignità - prosegue il premier -. La storia in fondo è la storia della libertà, la ricerca continua dello spirito di prevalere sulla violenza, sulla forza, sui soprusi, sul potere fine a se stesso. Anche nei momenti più bui della storia, quando la dignità dell`uomo viene calpestata e offesa oltre ogni limite, la fiamma della libertà è stata alimentata dalla testimonianza di quegli uomini e di quelle donne che per essa hanno saputo rinunciare anche alla propria vita».
«Anche ora, in molti continenti in cui dominano regimi autoritari e sanguinari, l`anelito insopprimibile alla libertà si fa strada attraverso l`esempio di quei giovani che rinnovano agli occhi del mondo intero la forza della verità e della libertà - rileva ancora Berlusconi -. Questi esempi ci ricordano che la libertà non è data una volta per tutte, e che solo quando ci manca, come quando ci manca l`aria, avvertiamo il valore che essa ha per la nostra vita e per l`intera società. Per questo, soprattutto dopo la crisi delle ideologie totalitarie del Novecento, e dopo la sconfitta del comunismo che è stata l`ideologia che più di ogni altra si è diffusa nel mondo e che ha dominato più a lungo nel corso della storia, dobbiamo avere cura dei traguardi di libertà e di civiltà che abbiamo conquistato».