13 febbraio 2025
Aggiornato 19:30
Reazioni. Premieri: «Il Crocifisso resterà nelle aule, Corte non vincolante»

La CEI apprezza Berlusconi: scelta in sintonia con Paese

Monsignor Paglia: «Consenso per simbolo profondo va oltre la sentenza»

ROMA -  - Apprezzamento per la decisione del governo di ricorrere alla Corte di Strasburgo contro la sentenza che vieta il crocifisso nelle aule, e sostegno alle parole del premier Silvio Berlusconi che ritiene «non vincolante» la decisione della Corte e che conferma la presenza del simbolo religioso nelle scuole, arriva da monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Amelia-Terni e responsabile della Cei per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.

«Non posso che confermare quanto finora detto dalla stragrande maggioranza degli italiani, governo compreso - dice monsignor Paglia ad Apcom -. C'è un tale consenso contro la sentenza di Strasburgo che mostra quanto essa tenga poco conto della realtà di un Paese».

«Semmai, quello che pare opportuno - aggiunge il vescovo - è prendere spunto da questa vicenda perchè tutti noi approfondiamo il senso profondo che questo simbolo rappresenta. Per questo c'è bisogno di più fede e di più ragione, perchè sia per i credenti sia per chi non crede - conclude mons. Paglia - il crocifisso parla in maniera molto più profonda e molto più ampia di non poche ristrettezze».