La «Mare Oceano» resta a disposizione per altri indagini
Forse test a Maratea. «Ricevuto l'ordine di restare a disposizione per 48 ore»
VIBO VALENTIA - La nave Mare Oceano, dopo aver concluso la sua missione a Cetraro, dovrebbe partire alla volta di Maratea per condurre indagini simili su un altro relitto.
FORSE MISSIONE A MARATEA - La nave infatti, spiegano dalla Geolab, ora è in porto a Vibo Valentia: «In questo momento stiamo effettuando le attività di fine-cantiere, il protocollo di Cetraro è stato portato a termine, stiamo procedendo al salvataggio dei dati e ad alcuni lavori di manutenzione», mentre i 12 campioni di sedimenti prelevati dal relitto del piroscafo Catania sono già stati sequestrati e presi in carico dalla magistratura. Ma per ora non si «smobilita», anzi c'è attesa: «Abbiamo appena ricevuto l'ordine di restare a disposizione per le prossime 48 ore, entro questo arco di tempo ci potrà essere comunicata l'eventuale altra missione su un altro sito di destinazione, a largo di Maratea, dove condurre accertamenti simili».
LA PAROLA DEL PENTITO - Aspettano quindi il via ufficiale, ma anche se a Cetraro non è stata trovata una nave dei veleni, ora c'è un gran fermento: la regione Calabria vuole vederci chiaro, scoprire se quei fusti pericolosi comunque ci sono nel mare calabrese e dove e c'è anche il relitto di Maratea in Basilicata. Il pentito della `ndrangheta, Francesco Fonti, aveva infatti parlato anche di una nave contenente rifiuti nocivi fatta affondare anche a largo di Maratea nel 1992.