Oltre quota 4,5 milioni gli stranieri regolari
Secondo la Caritas: «Nel 2008 per la prima volta al di sopra della media europea. Quasi raggiunta la Spagna che conta 5 milioni di immigrati»
ROMA - L'Italia ha oltrepassato «abbondantemente» i 4,5 milioni di presenze di immigrati regolari: «Siamo sulla scia della Spagna (oltre 5 milioni) e non tanto distanti dalla Germania (circa 7 milioni)». Lo dice la Caritas, che oggi a Roma ha presentato il XIX rapporto Caritas/Migrantes sull'immigrazione.
«I cittadini stranieri residenti erano 2.670.514 nel 2005 e sono risultati 3.891.295 alla fine del 2008 - spiega il dossier - ma si arriva a circa 4.330.000 includendo anche le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe. Incidono, quindi, tra il 6,5% (residenti) e il 7,2% (totale presenze regolari) sull'intera popolazione; ma il dato arriva al 10% se si fa riferimento alla sola classe dei più giovani (minori e giovani fino ai 39 anni)».
«Se poi si tiene conto che la regolarizzazione di settembre 2009, pur in tempo di crisi, ha coinvolto quasi 300 mila persone nel solo settore della collaborazione familiare, l'Italia - prosegue la Caritas - oltrepassa abbondantemente i 4,5 milioni di presenze: siamo sulla scia della Spagna (oltre 5 milioni) e non tanto distanti dalla Germania (circa 7 milioni)».
«Il 2008 è stato il primo anno in cui l'Italia, per incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione, si è collocata al di sopra della media europea e, seppure ancora lontana dalla Germania e specialmente dalla Spagna (con incidenze rispettivamente dell'8,2% e dell'11,7%), ha superato la Gran Bretagna (6,3%). Nei Paesi di più antica tradizione migratoria però - conclude il rapporto - è molto più elevato il numero di cittadini nazionali di origine immigrata, essendo più agevole la normativa sull'accesso alla cittadinanza».