Augias replica a Giornale su accuse di spionaggio: «Falsità»
Così il giornalista risponde su Repubblica su l'inchiesta pubblicata ieri: «Basta parlar male del capo e prima o poi arriva il colpo»
ROMA - «Ieri mattina ho dovuto comprare Il Giornale avendo ricevuto alcune telefonate divertite, indignate, sorprese. Così ho scoperto - insieme ad una mia gigantesca foto sulla prima pagina - di essere precocemente stato, dal 1963 al 1967, una spia al soldo dei servizi cecoslovacchi»: così Corrado Augias risponde, su Repubblica, ad un'inchiesta pubblicata ieri in prima pagina dal Giornale e intitolata «Gli 007 nemici: Augias nostro informatore».
«Le informazioni sul mio conto riportate sul Giornale sono sbagliate nei fatti e si potrà dimostrare, se sarà necessario, anche in tribunale», scrive Augias. «All'epoca lavoravo ai Programmi per l'Estero della Rai e mi occupavo di teatro sia come critico sia per qualche testo che ho scritto. Ebbi numerosi rapporti con diplomatici stranieri di svariate nazionalità, buone e cattive», aggiunge Augias.
«L'importante è sparare un titolo, una foto, la consegna è calunniate calunniate qualcosa resterà. E' toccato ad altri, ieri a me. Basta parlare male del capo, e prima o poi arriva il colpo. Molta voglia di far male, per fortuna sbagliano quasi sempre mira».