25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Le minacce in un comunicato firmato «Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente»

Minacce a Berlusconi, Fini e Bossi, solidarietà bipartisan

Il Premier: «Vado Avanti». Per il Presidente della Camera invece non bisogna esagerare con l'allarmismo

ROMA - Coro bipartisan di solidarietà a Berlusconi, Fini e Bossi per la lettera di minacce recapitata al quotidiano Il Riformista. Il presidente della Camera invita a non dare peso eccessivo ai «deliri di un matto» e raccoglie l'apprezzamento di Massimo D'Alema. Il premier assicura che andrà avanti sulla strada delle riforme.

Le minacce sono contenute in un comunicato firmato con la sigla «Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente» e la stella a cinque punte. Nella lettera si chiedono le dimissioni del premier, del presidente della Camera e del leader della Lega entro la mezzanotte di oggi. In particolare, la missiva chiede a Berlusconi di consegnarsi alla giustizia comune altrimenti la sentenza della giustizia comunista sarebbe «inevitabile».

Fini: «delirio di un folle» - Nessuna reazione ufficiale del Presidente del Consiglio, ma, in riunione con i parlamentari campani per il coordinamento Pdl nella regione, Berlusconi, a quanto si apprende, pur non nascondendo qualche preoccupazione per il clima nel Paese, si è detto determinato ad andare avanti con le riforme. Gianfranco Fini, da parte sua, bolla la lettera al quotidiano arancione come «il delirio di un folle». «Ci sono squilibrati in giro ma evitiamo di discutere come se l'Italia fosse alla vigilia di chissà quale nuova stagione di anni di piombo perché questo non fa altro che avvelenare il clima e discutere di un elemento non è all'ordine del giorno».

Massimo D'Alema (Pd) esprime «piena solidarietà» ai destinatari della lettera di minacce, ma - nel corso di un incontro pubblico con lo stesso Fini - esprime apprezzamento per «la serenità» del presidente della Camera. Sullo sfondo di una polemica con Palazzo Chigi sui temi della Giustizia, piena «solidarietà» a Berlusconi e agli due leader viene espressa anche dall'Associazione Nazionale Magistrati. «Piena solidarietà - ha detto il presidente dell'Anm, Luca Palamara - ci mancherebbe altro. Siamo contrari a ogni forma di minaccia e di violenza».