26 marzo 2025
Aggiornato 02:00
Il Premier parla al TG5

Berlusconi: «Nessuno super partes, Napolitano di sinistra»

Secondo il Presidente del Consiglio è possibile reale collaborazione tra Quirinale ed esecutivo

ROMA - «Per il futuro sono convinto che sia possibile una reale dialettica fra il Quirinale e il governo e sono certo che non ci sarà nessun ostacolo al nostro programma di riforme per cambiare l'Italia». Lo ha detto parlando al Tg5 il premier Silvio Berlusconi, sottolineando però: » E' chiaro a tutti che in Italia non c'è nessuno che si può considerare super partes».

A chi gli chiede se ci siano novità dopo le tensioni fra Palazzo Chigi e il Quirinale a seguito della bocciatura del Lodo Alfano, il Cavaliere risponde: «Non credo che ci siano cose nuove, bisogna sgombrare il campo dalle troppe ipocrisie, perché la coabitazione tra due parti politiche non è mai facile, in nessun Paese. Cio sono stati fatti di coabitazione difficile anche in Francia. In Italia c'è una dialettica che è insita nei ruoli diversi che la Costituzione assegna alla presidenza della Repubblica e del Consiglio e non credo che questa dialettica venga modificata da una sentenza politica emessa dalla Consulta».

«Semmai - prosegue - direi che ora è chiaro a tutti che in Italia non c'è nessuno che si può considerare super partes: non lo è la Consulta, tra gli undici giudici di sinistra ci sono i cinque che sono stati nominati dagli ultimi tre Presidenti della Repubblica che sono di sinistra, e questo è un fatto. Come è un fatto che Napolitano è sempre stato un protagonista della sinistra, e nulla può cambiare la sua storia politica».