6 maggio 2024
Aggiornato 02:31
Immigrazione clandestina

Guardia Costiera: i 17 salvati a rischio nostra vita

Equipaggio gettato in mare, proposti per riconoscimenti valore

ROMA - Diciassette degli extracomunitari occupavano la «piccola imbarcazione con apparentemente 20 persone a bordo», rovesciatasi in acqua e soccorsa dalla Guardia Costiera italiana nel giugno 2008 a circa 67 miglia da Malta, sono stati salvati «da uomini dell'equipaggio i quali, a rischio della propria incolumità, si sono anche gettati in mare e tre di loro sono stati proposti per riconoscimenti al valore».

Lo si legge in una nota del comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto, che replica a quanto scritto oggi dal quotidiano La Repubblica, secondo il quale diversi immigrati sarebbero morti a causa di «errori» nelle operazioni di soccorso.

L'operazione di soccorso è avvenuta nelle acque del canale di Sicilia di giurisdizione maltese: «Il soccorso in mare, come è noto - spiega la nota - è compito primario della Guardia Costiera. L'episodio citato riguarda un intervento di un nostro pattugliatore avvenuto nelle acque Sar maltesi e coordinato dalle stesse autorità, a favore di una imbarcazione in pericolo di perdersi nelle acque di giurisdizione di quell'isola, a circa 67 miglia a Sud Ovest di Malta».

«Si precisa - conclude la nota - che è da tempo in corso una indagine giudiziaria volta ad appurare la dinamica dei fatti e che tutti gli atti relativi sono stati posti a disposizione di tale autorità».