20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Polemica Feltri-Boffo

Mons. Mogavero: «Valuti le dimissioni per bene della Chiesa»

«La lettera anonima ai Vescovi sembra un messaggio mafioso»

ROMA - Dino Boffo potrebbe anche valutare le dimissioni «non certo per ammissione di colpa» ma «per il bene della chiesa e del giornale». A suggerirlo è monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, il primo prelato a parlare chiaramente di possibili dimissioni del direttore di Avvenire, dopo l'attacco arrivato dal quotidiano Il Giornale.

«Se ritiene che tutta la vicenda - dice monsignor Mogavero ad Apcom - pur essendo priva di fondamento, possa nuocere alla causa del giornale o agli uomini di chiesa Boffo potrebbe anche decidere di dimettersi». Ma così non sarebbe un'ammissione di colpa? «In effetti in Italia chi si dimette è sempre ritenuto colpevole. Ma non sempre è così. Ripeto: se lo facesse per il bene del giornale e della chiesa.... Se Boffo accettasse anche di passare per un disgraziato pur di non nuocere alla causa del giornale, farebbe la cosa giusta. Poi nelle sedi opportune si accerteranno debitamente i fatti».

A proposito della lettera anonima inviata a tutti i vescovi, monsignor Mogavero conferma: «L'ho ricevuta anche io, poco prima di Pasqua. E' un momento di grande imbarbarimento - prosegue il prelato - questa storia si contorna sempre più di tinte sgradevoli. Ho subito pensato che fosse un'operazione pilotata da qualcuno, diretta a noi vescovi, un'operazione squallida, quasi un avvertimento mafioso. A me è arrivata una fotocopia, ma c'era tanto di carta intestata, e il pezzo riconduceva al casellario giudiziario. Le ipotesi dunque sono due: o qualcuno ha messo mano a documenti riservati - e questo è estremamente grave - o qualcuno ha diffuso la notizia falsa per far scoppiare una bomba ad orologeria. È un'operazione squallida, che non ha nessuna credibilità».

Lo scopo della lettera? «Forse delegittimare i vescovi, o Avvenire, o Boffo? Oppure spaccare ulteriormente il mondo cattolico? Ma nè l'uno nè l'altro scopo è stato raggiunto», chiosa Mogavero.

Comunque, «quand'anche fosse vero ciò che è scritto sulla lettera anonima, le posizioni espresse in passato da Avvenire sulle principali vicende politiche italiane (immigrazione, bioetica ecc. ndr) rimangono valide. Rimane il fatto che se le accuse mosse a Boffo fossero vere sarebbe una situazione imbarazzante. Tuttavia - conclude - chi di dovere sa come sono andate le cose, avrà le sue ragioni se lo tiene al suo posto....».