31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Dura replica del presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti

Mons. Vegliò: «Parlo a nome Vaticano, Calderoli offende»

«Anche la Cei con me. Inaccettabili le dichiarazioni del ministro»

Città del Vaticano - Dura replica del presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, monsignor Antonio Maria Vegliò, al ministro Roberto Calderoli che aveva accusato il presule di aver pronunciato parole che «non sono quelle del Vaticano e della Cei».

«Vorrei asserire che come capo dicastero ho il grande onore di fare dichiarazioni a nome della Santa Sede - precisa Vegliò in una nota diffusa dalla sala stampa della Santa Sede - mai sono stato contraddetto dalla Santa Sede; mai sono stato contraddetto dalla Conferenza episcopale italiana».

«Forse il signor ministro - prosegue Vegliò - aveva in mente altre situazioni o si riferiva a qualcun altro. È poi inaccettabile e offensivo quanto viene riportato più avanti nella dichiarazione del ministro, quasi che io sia responsabile della morte di tanti poveri esseri umani, inghiottiti dalle acque del Mediterraneo. La mia dichiarazione partiva solo da un fatto concreto, tragico: la morte di tante persone, senza accusa - conclude - ma chiamando tutti alla propria responsabilità».