26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Polemiche sugli immigrati

I vescovi: le vite si salvano. Pdl: serve fermezza

Avvenire: «L'Occidente a occhi chiusi come durante la Shoah»

ROMA - «Nessuna politica di controllo della immigrazione consente a una comunità internazionale di lasciare una barca carica di naufraghi al suo destino. Esiste una legge del mare, e ben più antica di quella pure codificata dai trattati. E questa legge ordina: in mare si soccorre». È il duro commento del quotidiano dei vescovi Avvenire, in un editoriale pubblicato in prima pagina a firma di Marina Corradi, intitolato 'Chi non vuole vedere e chi muore'.

In mare si soccorre. Poi, a terra - prosegue il giornale della Cei - opereranno altre leggi: diritto d'asilo, accoglienza, respingimento. Poi. Ma le vite, si salvano. E invece quel barcone vuoto - non il primo arrivato come un relitto di morte alla soglia delle nostre acque - dice del farsi avanti, tra le coste africane e Malta, di un'altra legge. Non fermarsi, tirar diritto». Prosegue duro il quotidiano cattolico. E' «la nuova lege del non vedere. Come in un'abitudine, in un'assuefazione».

«L'Occidente a occhi chiusi», chiosa Avvenire, paragonando il fenomeno dell'immigrazione alla «deportazioni degli ebrei sotto il nazismo». «Allora erano il totalitarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche un infastidita avversione, sul Mediterraneo».

Dal Pdl parla il vice presidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino: «La tragedia raccontata dagli immigrati somali conferma che l'Italia dev'essere intransigente contro i trafficanti di vite umane e la clandestinità, garantendo accoglienza e integrazione per tutti coloro, che con il loro lavoro, contribuiscono allo sviluppo della nostra società».

«Non esiste alternativa alla fermezza - conclude Bocchino -, senza la quale le organizzazioni criminali continuano ad arricchirsi con il traffico di uomini».

Dall'opposizione è ancora l'Idv a reagire con la maggiore tempestività e durezza. «Basta un po' di mare calmo e l'accordo con la Libia, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti», afferma il presidente dei senatori dell'Idv Felice Belisario, intervenendo sulla questione degli sbarchi in Mediterraneo.

Il 30 agosto - dice - Berlusconi sarà a Tripoli a un anno dall'intesa con Gheddafi. La solita parata mediatica del premier che però non riesce a nascondere i fallimenti della nostra politica estera verso la Libia. Nei fatti, chi cerca un futuro migliore continua a partire dalle coste libiche e non è assistito né dalle autorità di Tripoli né da quelle di Malta. Con le pacche sulle spalle - conclude Belisario - non si risolvono le questioni internazionali, ma si fa solo una pessima figura».