2 maggio 2024
Aggiornato 06:00
L'infermiera ha ricevuto un avviso di garanzia

A Torino aperta indagine su possibile caso di eutanasia

Sospetti su infermiera, allontanata da pazienti San Giovanni Bosco

TORINO - Un'infermiera dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino è stata allontanata provvisoriamente dalla struttura e non in contatto con i pazienti dopo che la Procura di Torino ha aperto un'indagine per un possibile caso di eutanasia.

Il 7 agosto era stato infatti ricoverato un 42enne, Sandro Lepore, dopo un tentato suicidio. L'uomo, senza fissa dimora, era entrato in coma irreversibile in seguito a un «tentativo anticonservativo» ed era morto il 14 agosto. Un medico del reparto di rianimazione, insospettito, aveva però mandato un rapporto alla direzione generale dell'Asl Torino 2 e presentato un esposto in Procura.

L'infermiera ha ricevuto un avviso di garanzia. A provocare il coma irreversibile sarebbe stata l'iniezione di un farmaco avvenuta senza il consenso dei medici. Un'operazione letale che non è chiaro se sia avvenuta per una «manovra impropria» o per volontà dell'infermiera. A fare luce sul caso, oltre all'inchiesta della Procura, contribuirà anche l'indagine amministrativa dell'Asl. Il suo direttore amministrativo Claudio Mellana, parlando a nome della direzione generale, ha precisato che l'eventuale procedimento disciplinare contro l'infermiera è sospeso in seguito all'indagine penale in corso. Intanto la donna, dipendente dell'ospedale da una quindicina d'anni e con una buona reputazione, è stata allontanata.