Maroni: «I CIE non al collasso, ancora 582 posti»
«Le proteste, che siamo assolutamente in grado di gestire, sono il frutto delle norme approvate con il pacchetto sicurezza»
ROMA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa di Ferragosto al Viminale ha detto: «Non è vero che i Cie sono al collasso».
Parlando delle proteste che, in questi giorni, si sono verificate nei Centri di identificazione ed espulsione di Gorizia, Milano e Lamezia Terme, il titolare del Viminale ha aggiunto: «Sono manifestazioni che siamo assolutamente in grado di gestire» e sono il frutto delle norme approvate con il pacchetto sicurezza ed entrate in vigore lo scorso 8 agosto.
Sulla capienza dei Centri, il ministro ha sottolineato che al momento non ci sono problemi e, anzi, «sono disponibili 582 posti» per ospitare immigrati clandestini. Maroni ha poi tenuto a ribadire che la norma approvata che prolunga il periodi di detenzione nei Cie, da due a sei mesi, è in linea con quanto previsto in altri paesi europei. «A Malta - ha detto il ministro - sono 18 mesi».
Sulla realizzazione e l'apertura di nuovi Cie, il responsabile del Viminale ha poi aggiunto: «Le risorse ci sono e stiamo facendo valutazioni per individuare le aree adeguate».