Lombardo: «Partito del Sud è spada di Damocle»
Così il Governatore parlando con i cronisti a palazzo Chigi, a fianco a lui c'erano il titolare del Tesoro Tremonti e il sottosegretario Miccichè
ROMA - Il partito del Sud «rimane una spada» che pende, come una spada di Damocle, e «prima o poi lo faremo». Lo dice il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, parlando con i cronisti a palazzo Chigi, a fianco a lui c'erano il titolare del Tesoro, Giulio Tremonti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè.
Poi tocca al ministro dell'Economia Giulio Tremonti spiegare come il Mezzogiorno sia «una questione nazionale». Per la quale serve «un piano che va operato con strumenti speciali». Berlusconi aveva parlato di un nuovo piano Marshall. Tremonti evita paragoni ma spiega: «E' necessaria una visione politica più generale. Sono chiuse per sempre le discussioni di un nord contro il sud. Creeremo una struttura per il sud. Non so se sarà una cassa per il mezzogiorno, ma il senso politico è quello».
Si parte con la Sicilia ma, assicura Berlusconi, non ci si fermerà con l'isola. «L'approvazione del piano attuativo regionale della Sicilia varrà anche per tutte le altre regioni del sud. Abbiamo già aperto un tavolo con la Puglia e le altre regioni meridionali. Se le regioni approveranno i loro par non escludo una convocazione del Cipe durante la pausa estiva» spiega il premier.