27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Sardegna in fiamme

Ancora incendi in Sardegna, ad Arzachena 30 turisti evacuati

Il fuoco imperversa anche in Europa. In Spagna situazione critica

ROMA - Nuovi incendi nella notte in Sardegna dove ieri sono morte due persone: brucia la terra ad Arzachena, dove le fiamme partite da un'autorimessa hanno creato grande allarme. Trenta turisti sono stati evacuati dai pompieri, ha detto il direttore generale dei Vigili del Fuoco, Sergio Mistretta. Un hotel toccato dalle fiamme è stato evacuato.

Il fuoco è avanzato nella notte anche in Gennargentu, nella regione centro-orientale della Sardegna: ma in questo caso non si sono registrati pericoli per abitazioni e turisti, ha detto Mistretta.
Almeno al momento nessun problema per il traffico automobilistico, anche se qualche difficoltà potrebbe verificarsi in giornata.

Ma il fuoco imperversa ovunque: Spagna, Grecia, Francia e Canada stanno ancora cercando di superare l'emergenza. er quanto riguarda l'estero, la situazione più preoccupante si registra in Spagna, il paese più colpito dagli incendi in questa estate. Sono infatti 15mila gli ettari di campagna bruciati, soprattutto in Aragona dove sono andati carbonizzati 10 mila ettari. Un pompiere 47enne di Teruel è morto nell'incidente del camion su cui si trovava proprio a causa delle fiamme. Una nuova vittima che porta a cinque il bilancio dei morti in Spagna in questa settimana nella lotta contro il fuoco, dopo le quattro persone decedute martedì scorso in Catalogna. La regione d'Aragona ha chiesto l'aiuto di Francia e Portogallo. In Catalogna l'incendio è ancora attivo ed ha già bruciato 1.140 ettari. Al nord, in Castilla-Leon sono andati distrutti 3.000 ettari.

L'emergenza prosegue anche in Francia e in Corsica. L'incendio che fino a ieri ha seriamente minacciato Marsiglia ed ha distrutto ettari di campagna, danneggiando centinaia di case e ferendo tre pompieri e quattro agenti di polizia, è stato provocato dai soldati della legione straniera.

La Corsica, dal canto suo, è interessata da giovedì pomeriggio da un vastissimo incendio che ha già bruciato 4.000 ettari di foreste e macchia mediterranea. Dalle prime ricognizioni delle forze di sicurezza i roghi avrebbero un'origine dolosa. Il sud dell'isola, la regione di Propiano, è il più colpito dalle fiamme, con 3.000 ettari bruciati e danni ai paesi di Fozzano e Aullene, nonché con la distruzione di alberi secolari.

Bruciano 500 ettari anche nei pressi di Sartene e 200 ettari nella valle di Gravona, a Sud di Ajaccio. A Peri sono stati evacuati un camping e delle abitazioni. Sono sette i Canadair operanti sull'isola e un elicottero. Quattro pompieri sono stati vittime di colpi di calore e intossicazione da fumo, ma non sono gravi.

Diversi focolai di incendio sono divampati da ieri anche in Grecia, prevalentemente nella penisola del Peloponneso e sull'isola di Evia, distruggendo foreste e campi agricoli. Nel corso dell'estate 2007 furono distrutti in Grecia 270mila ettari dall'incendio gigantesco nel Peloponneso, che uccise 77 persone.

Focolai di incendio anche in Portogallo e Turchia, ma i vigili del fuoco sono riusciti a controllarli prima che facessero troppi danni.