28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Via libera della Camera

Sicurezza stadale: arriva giro di vite

Zero alcol a neopatentati e narcotest, provvedimento va in Senato

ROMA - Giro di vite sulla sicurezza al volante. E' stato approvato dalla commissione Trasporti della Camera il nuovo provvedimento sul codice della strada. Tra le novità, il divieto assoluto di assumere alcol per neopatentati e autisti di professione, l'insegnamento obbligatorio dell'educazione stradale nelle scuole, il foglio rosa a 17 anni e l'introduzione del narco-test sulle strade. Il testo, approvato in sede legislativa, passerà ora direttamente al Senato. Anche lì probabilmente passerà in commissione Trasporti in sede legislativa. In questo modo dovrebbe entrare in vigore entro la fine del mese, prima che inizi il grande esodo estivo.

Con le nuove regole chi ha preso la patente da meno di tre anni e chi guida per lavoro non potranno bere neanche un goccio prima di mettersi al volante. Per chi viene pizzicato alla guida dopo una birra, la prima volta scatta la multa da 155 a 624 euro, la seconda arriva la revoca della patente. La licenza verrà immediatamente ritirata a chi inverta il senso di marcia, attraversi lo spartitraffico o percorra contromano autostrade e strade extraurbane. Arriva il narco-test, che affiancherà quello sul tasso alcolico. A praticarlo al guidatore, però, potrà essere solo personale sanitario. Per la definizione degli strumenti con i quali sarà effettuato il test il documento rimanda a un decreto attuativo.

Il nuovo provvedimento introduce anche l'insegnamento obbligatorio dell'educazione stradale nelle scuole, mentre stabilisce criteri di idoneità tecnica più stringenti per i titolari delle autoscuole.

Tra le novità più discusse il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti di autostrada, interpretato dai critici come un ammorbidimento delle regole. In realtà attualmente il codice della strada stabilisce, all'articolo 142, che «sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 chilometri orari». Il nuovo provvedimento impone che l'innalzamento del limite possa avvenire soltanto nei tratti di strada in cui sono installati i tutor (rilevatori in grado di calcolare la velocità media dell'auto su un determinato tratto di strada, tenendo conto del tempo impiegato dal veicolo per percorrerlo tutto). Tra le altre novità tecnologiche, invece, il testo introduce in via sperimentale la 'scatola nera' sui veicoli per i quali è necessaria la patente di guida C, D o E e del 'casco elettronico' per chi viaggia su due ruote.

Comuni e autovelox - Ma se gli italiani dovranno stare più attenti alla guida, anche per i Comuni si profila un giro di vite. Tra le novità, infatti, c'è anche il divieto per gli enti locali di far uso di autovelox e di altri strumenti di controllo se non di loro proprietà. Mezzi che comunque potranno essere utilizzati solo con l'impiego di vigili. In questo modo viene di fatto vietata la pratica di dare in appalto a società esterne il controllo del traffico e la sanzione delle contravvenzioni. L'innovazione dovrebbe scoraggiare la pratica di fare cassa attraverso le multe. I vigili urbani, inoltre, non potranno effettuare controlli su autostrade e strade extraurbane principali. E una buona parte dei proventi delle multe dovrà essere obbligatoriamente indirizzata al miglioramento della segnaletica stradale, al potenziamento delle barriere, al rinnovo del manto stradale e all'intensificazione dei controlli.